Juventus in crisi: ecco tutti gli errori di Thiago Motta
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Direttore: Alessandro Plateroti

Juventus in crisi: ecco tutti gli errori di Thiago Motta

Thiago Motta

I principali errori di Thiago Motta nella gestione della Juventus: dall’approccio alla vittoria alla gestione dei giocatori.

Guidare un club come la Juventus è una sfida complessa e carica di aspettative. Thiago Motta, chiamato a prendere il timone dopo l’era Allegri, si trova ora sotto i riflettori per una serie di scelte che hanno portato i bianconeri a vivere una stagione altalenante. Con la squadra relegata al sesto posto in campionato e un bilancio di 11 pareggi in 18 partite, è tempo di analizzare i principali errori che stanno segnando questa difficile annata.

Thiago Motta
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L’ossessione per la vittoria: un messaggio sbagliato alla Juventus

Uno dei momenti più controversi della gestione di Thiago Motta è stato il suo commento in conferenza stampa sul concetto di “ossessione per la vittoria”. Pur avendo buone intenzioni – come alleggerire la pressione su una rosa giovane – questa frase è stata percepita come un affronto alla tradizione vincente della Juventus. Da sempre, il DNA bianconero è sinonimo di successo, e i tifosi non hanno accettato un atteggiamento che sembrava rinunciatario.

In un club come la Juventus, la vittoria non è solo un obiettivo: è un dovere. Questo principio è stato ribadito da ex campioni come Edgar Davids, che dichiarò: “Alla Juventus devi vincere, altrimenti fai le valigie.” Motta, pur lavorando con dedizione, ha mancato di cogliere l’importanza simbolica di una dichiarazione che avrebbe dovuto rafforzare, non indebolire, l’identità della squadra.

Errori tattici e gestionali: i casi Koopmeiners e Vlahovic

Sul campo, la gestione tattica di alcuni giocatori chiave ha sollevato molte perplessità. Uno degli esempi più lampanti è il caso di Teun Koopmeiners. L’olandese, protagonista nella sua esperienza all’Atalanta, appare irriconoscibile con la maglia bianconera. Thiago Motta lo ha spesso schierato fuori ruolo, utilizzandolo principalmente come trequartista, una posizione che non sembra esaltare le sue qualità. Koopmeiners, infatti, ha brillato come mezzala, un ruolo che gli consente di inserirsi con efficacia e di essere più coinvolto nel gioco.

Un altro caso spinoso è quello di Dusan Vlahovic, il centravanti serbo attorno al quale ruotano grandi aspettative. Sebbene alcune difficoltà siano legate alla sua situazione contrattuale e all’assenza di un vice, Motta ha commesso errori nella gestione dei suoi cambi. In partite chiave come contro il Napoli e la Fiorentina, le sostituzioni premature di Vlahovic hanno tolto alla Juventus un punto di riferimento fondamentale in attacco, influendo negativamente sui risultati.

Rapporti interni: Danilo e Cambiaso ai margini

Un altro capitolo delicato della gestione di Thiago Motta riguarda i rapporti con alcuni giocatori, primo fra tutti Danilo. Capitano e leader della squadra durante l’era Allegri, Danilo è stato progressivamente messo da parte. Nonostante le dichiarazioni ufficiali, sembra che il difensore brasiliano sia stato escluso dai piani tecnici fin dall’inizio della stagione, con un evidente taglio netto rispetto al passato. Questo ha creato tensioni all’interno dello spogliatoio e ha privato la squadra di una figura carismatica in un momento di difficoltà.

Anche la gestione di Andrea Cambiaso lascia spazio a critiche. Utilizzato in diversi ruoli – terzino, esterno, mezzala – il giovane talento ha perso fiducia e continuità. I frequenti cambiamenti di posizione non gli hanno permesso di esprimere al meglio le sue potenzialità, portandolo a commettere errori decisivi, come nella partita contro il Lecce.

Thiago Motta ha sicuramente qualità e visione, ma guidare la Juventus richiede un livello di esperienza e una capacità di gestione delle pressioni che, per ora, sembrano mancargli. Dalla comunicazione pubblica ai rapporti interni, fino alle scelte tattiche, le sue decisioni hanno contribuito a creare un clima di incertezza che sta penalizzando la squadra.

Per risalire la classifica e ritrovare la fiducia dei tifosi, sarà necessario un cambio di rotta immediato: ripensare le strategie, valorizzare i giocatori nei loro ruoli naturali e ricostruire un’identità di squadra forte e determinata. La Juventus non può permettersi un’altra stagione anonima, e il tempo stringe per Motta, che ha l’opportunità – e il dovere – di dimostrare di essere l’uomo giusto per guidare i bianconeri verso nuovi successi.

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ultimo aggiornamento: 7 Gennaio 2025 15:28

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