La conferenza stampa di Massimiliano Allegri alla vigilia della sfida Juventus-Udinese, ennesima occasione per il sorpasso bianconero al Napoli.
Dopo aver conquistato la qualificazione ai quarti di Champions, Juventus-Udinese può dare alla squadra campione d’Italia la possibilità di riprendersi la vetta della classifica. La conferenza stampa di Allegri alla vigilia di un match che nasconde alcune insidie è stata dunque incentrata sulla necessità di una gara seria da concludere coi tre punti.
Queste le parole del tecnico livornese, riportate dalla Gazzetta dello Sport: “Domani dobbiamo vincere con calma, pazienza, ma da qui non si scappa. Serve una vittoria ad ogni costo, ci vuole responsabilità nel capire il momento della stagione e della partita. Le parole di Pochettino sulle pressioni di Agnelli e Marotta agli arbitri? Non c’è nulla da commentare, i nostri dirigenti hanno l’abitudine di venire nel nostro spogliatoio a fine primo tempo. L’arbitro ha fatto bene, non commento mai le decisioni dell’arbitro“.
Juventus-Udinese, la conferenza stampa di Allegri
Dopo il ko con la Roma, Sarri aveva detto in conferenza stampa che lo scudetto è affare della Juve,. Allegri in conferenza stampa non commenta: “Noi dobbiamo pensare al nostro cammino, è una sfida con noi stessi. Il Napoli sta facendo una stagione straordinaria, può puntare ogni forza sul campionato, per noi sarà una sfida molto più difficile da vincere. Se credo alla loro resa? Non so, pensiamo a domani. All’Udinese che è una squadra fisica. Al momento siamo ancora secondi“.
https://youtu.be/iTieupQsxCE
Juventus-Udinese, Allegri: “Higuain era forte anche prima di Wembley“
Allegri ha quindi spiegato il segreto della Juventus vincente: “Gli scudetti e i risultati ottenuti dalla vecchia guardia sono importanti a livello tecnico e professionale, ma soprattutto a livello di spogliatoio per trasmettere il dna Juve ai nuovi. Higuain? Si era già consacrato in Europa prima del Tottenham. A Wembley abbiamo ottenuto un risultato straordinario su un campo storico. Ma al momento non abbiamo ancora fatto nulla. Profilo basso, dobbiamo lavorare mentalmente senza staccare“.
