Dusan Vlahovic continua a vivere alti e bassi nella sua stagione con la Juventus. Thiago Motta ha studiato due piani.
La stagione 2024/25 di Dusan Vlahovic sembra essere iniziata seguendo un copione già visto: alternanza di momenti brillanti e passaggi a vuoto. L’attaccante serbo ha messo a segno una doppietta contro il Verona, ma le partite successive hanno evidenziato le sue difficoltà di continuità. Nonostante il talento indiscusso e la potenza fisica, Vlahovic appare spesso frustrato e poco coinvolto nel gioco della squadra, sintomi di una crisi che si prolunga da tempo. Questo nervosismo si manifesta anche in campo, dove si notano errori in situazioni semplici e una costante insofferenza.
Numeri di Vlahovic: un paradosso evidente
I numeri di Vlahovic, se presi isolatamente, non sembrano destare preoccupazione: due gol nelle prime quattro partite di campionato, una media simile alle stagioni precedenti. Ma l’analisi più approfondita mette in luce un aspetto critico: il serbo non riesce a mantenere una presenza costante nel gioco della squadra.
Le sue prestazioni sembrano spesso scollegate dalle dinamiche offensive della Juventus, con pochi palloni toccati e scarsa partecipazione alla manovra. Questo lo porta a perdere fiducia, e il suo atteggiamento in campo diventa visibilmente teso. Se nel passato si poteva attribuire parte di questa mancanza di brillantezza al gioco più difensivo di Allegri, ora, con Thiago Motta alla guida, la scusa non regge più.
Il piano di Thiago Motta
Con l’arrivo di Thiago Motta, la Juventus sta cercando di adottare un approccio più propositivo, basato su possesso palla e movimenti offensivi rapidi. Motta, consapevole delle difficoltà del suo centravanti, ha indicato due vie per migliorare il suo rendimento: servirlo in profondità e sfruttare i cross dai lati. Vlahovic, che eccelle nel gioco aereo e nell’attaccare lo spazio, ha bisogno di ricevere palloni nelle condizioni ideali per fare la differenza.
Nonostante i problemi, Motta ha definito Vlahovic un “leader positivo” per la squadra, ma è chiaro che il suo successo dipenderà molto dalla capacità dei suoi compagni di metterlo nelle condizioni giuste per brillare. Il contributo di nuovi giocatori come Nico Gonzalez e Koopmeiners sarà cruciale per sbloccare il potenziale del serbo e riportarlo ai livelli che ci si aspetta da lui.
