Perché Timothy Weah ha rifiutato di trasferirsi al Nottingham Forest nonostante l’offerta da 15 milioni €.
La Juventus sta affrontando un momento delicato sul fronte mercato. Negli ultimi giorni il club bianconero aveva avviato una trattativa con il Nottingham Forest per la cessione di Timothy Weah e del giovane Samuel Mbangula, per un totale di circa 23 milioni di euro. L’accordo tra le due società sembrava in dirittura d’arrivo, ma l’esterno americano ha deciso di fermare tutto.
Juventus, Weah frena la cessione: trattativa in stallo
Il motivo? Il figlio d’arte di George Weah, attualmente in ritiro con la Juventus per il Mondiale per Club, non è convinto dal progetto tecnico della squadra inglese. Sebbene la Premier League sia una destinazione gradita, il Nottingham Forest non rappresenta per lui un passo avanti, ma piuttosto un possibile ostacolo alla sua crescita sportiva. L’assenza dalle coppe europee – in particolare dalla Champions League – è uno degli elementi che più lo preoccupano.
Una decisione che pesa sul bilancio bianconero
Il nodo economico non è trascurabile. La Juventus aveva fissato il valore della cessione di Weah a 15 milioni di euro, una cifra superiore ai 10,3 milioni più bonus pagati nell’estate del 2023. Con il passare del tempo, tale operazione avrebbe garantito una plusvalenza importante, utile per il bilancio da chiudere entro il 30 giugno 2025. Tuttavia, il rifiuto del calciatore mette ora a rischio la chiusura dell’affare e quindi la possibilità di iscrivere tale guadagno a bilancio.
Secondo quanto riportato da Tuttosport, Weah preferisce prendersi del tempo per valutare eventuali proposte da club di livello superiore, anche alla luce della vetrina internazionale del Mondiale per Club. La Juventus, dal canto suo, potrebbe trovarsi costretta a rinegoziare con altri club o a trattenere il giocatore, con conseguenze sulla strategia di mercato e sugli obiettivi finanziari.
La situazione resta aperta: se non ci saranno sviluppi positivi nei prossimi giorni, la Juventus rischia di vedere sfumare un’operazione strategica, sia sotto il profilo sportivo che economico.
