Kata, l’ultima mossa dei genitori: chiesto l’intervento del Papa

Kata, l’ultima mossa dei genitori: chiesto l’intervento del Papa

Ancora nessuna notizia della piccola Kata, sparita lo scorso 10 giugno a Firenze. I genitori chiedono l’aiuto di Papa Francesco.

Sono passati ormai tanti mesi da quel 10 giugno in cui la piccola Kata, bambina peruviana di 5 anni, è sparita a Firenze. Della bimba nessuna traccia. Le indagini proseguono ma la situazione non sembra poter portare a risvolti significativi nel breve periodo. Ecco perché i genitori della ragazzina scomparsa hanno scelto di rivolgersi direttamente a Papa Franscesco.

Kata, i genitori chiedono l’aiuto al Papa

Papa Francesco

Ancora alla disperata ricerca della loro piccola Kata. I genitori non hanno perso le speranze e per questo hanno lanciato un nuovo appello. Katherine Alvarez e Miguel Chicclo Romero, la mamma e il papà della piccola bambina scomparsa a Firenze lo scorso 10 giugno, hanno deciso di provare a rivolgersi addirittura a Papa Francesco.

Tramite i propri legali, i genitori della bimba hanno mandato una lettera di “preghiera e di forza per continuare a resistere nella ricerca della piccola Kata”.

Secondo quanto riportato da Fanpage, la lettera avrebbe nel suo contenuto questi passaggi: “Aiutateci a ritrovare Kataleya. Con la speranza che Sua Santità possa trasmettere la forza per continuare a cercare la piccola e far comprendere alla mamma che non è sola”,

Non solo. Gli avvocati dei genitori hanno sottolineato nel documento mandato a Bergoglio: “I genitori chiedono che l’appello per la scomparsa della loro bambina venga diffuso con ogni mezzo. Se tutti concorreranno al ritrovamento diffondendo le immagini, promuovendo manifestazioni e divulgando il messaggio, forse riusciremo ad abbattere il muro di omertà che ci avvolge ed a riabbracciare la nostra Kataleya”.

Le indagini continuano

Al netto dell’appello disperato dei genitori della bambina peruviana, le ricerche e le indagini per capire come stiano davvero le cose continuano.

Negli ultimi giorni, infatti, sono andati in scena gli interrogatori di ben 14 persone in Perù che, però, non hanno portato a nulla. L’ipotesi su cui ora si cerca di investigare riguarda lo scambio di persona ma mancherebbero ancora troppi elementi per seguire con maggiore forza tale pista.