La sparizione della piccola di origine peruviana dall’ex hotel Astor sta sottoponendo i suoi genitori a grande stess e preoccupazione.
Non dev’essere facile per i genitori della piccola Kata sopportare la preoccupazione e lo stress generato dalla sparizione della figlia, scomparsa dall’ex hotel Astor di Firenze lo scorso 10 giugno. Un peso che inevitabilmente ha incrinato anche il loro rapporto, come testimoniato da una pesante litigata avvenuta ieri pomeriggio che sarebbe anche potuta finire in tragedia.
Miguel Angel Chicclo Romero e Kathrina Alvarez sono stati protagonisti di un devastante litigio nella zona di Firenze in cui alloggiano dopo lo sgombero dell’ex hotel Astor. Il vicinato è stato allarmato dalle urla e dalle grida dell’uomo che, a quanto pare, non poteva entrare in casa perché la moglie si rifiutava di aprirgli. Miguel Angel avrebbe anche preso una bottiglia e l’avrebbe rotta, minacciando di uccidersi con i cocci di vetro.
Una storia di autolesionismo
A tentare di sedare la lite sono intervenute le forze dell’ordine ed il 118. Gli operatori del pronto soccorso hanno deciso di ricoverarlo in ospedale per fargli superare lo stato di agitazione. Ora Miguel Angel è sotto osservazione.
Quella della famiglia di Kata, però, è una storia di autolesionismo: l’11 giugno, il giorno dopo la sparizione della figlia, lui aveva ingerito del detersivo mentre era detenuto al carcere di Solliciano. Il 12, invece, la madre Katherine ingoiò della candeggina e si salvò grazie ad una lavanda gastrica all’ospedale di Careggi.