Rapimento Kata, l’urlo registrato dalla telecamera: “Compatibile con voce di una bimba”

Rapimento Kata, l’urlo registrato dalla telecamera: “Compatibile con voce di una bimba”

Il perito fonico forense ha analizzato l’urlo che si sente nella registrazione, che si presume possa essere di Kata.

La trasmissione su Rete4, “Quarto Grado”, torna sulle tracce di Kata, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa da Firenze il 10 giugno scorso. Le indagini si concentrano sul video della telecamera di videosorveglianza nei pressi dell’ex Hotel Astor, che alle 17.20 di quel pomeriggio ha registrato un inquietante urlo.

Polizia locale

I suoni registrati nel video

Le immagini riprese dalla telecamera di videosorveglianza vengono accompagnate da due rumori significativi: il primo, riconducibile a un urlo, mentre il secondo pare essere stato quello della chiusura dello sportello di un veicolo.

I conduttori della trasmissione, Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, si sono rivolti al perito fonico forense Marco Perino, il quale ha analizzato l’audio registrato. “Si tratta di un audio di un volume molto basso. Ho analizzato la porzione a livello spettrografico e ho filtrato la porzione. Sembrerebbe un urlo che pronuncia la vocale “i” seguita da un tonfo“, spiega l’esperto.

I dettagli emersi

“C’è poi una decadenza più avanti, potrebbe essere il rumore di un urlo di bimbo che si sovrappone a un rumore metallico”, dichiara concentrandosi poi sul rumore metallico. “Il tonfo è netto: potrebbe essere un portellone che si chiude, una saracinesca che si abbassa o la chiusura di una porta a vetri”, aggiunge.

“Difficile anche capire se quell’urlo compatibile alla voce di un bambino, sia maschile o femminile: “Fino a cinque anni, è complesso determinare il sesso. Potrebbe essere compatibile alla voce di una bambina, ma così come quella di altri migliaia di bambini, ma non si può escludere”, dice Perino.

Rispetto al video, l’orientamento dei suoni arriva da sinistra rispetto alla telecamera che li ha registrati: “La distanza potrebbe essere dai venti ai quaranta metri”, precisa il perito. Nella prima parte dell’audio, la voce di un bimbo o bimba dice: “Cosa ha detto?”.

Il soggetto quindi “fa una domanda a qualcuno che presumibilmente conosce”. Perino poi spiega che “dopo il rumore metallico si sente la voce di una donna matura che chiede, urla o sgrida: Valentina. Il tutto avviene in circa 7 secondi e arrivano dalla stessa posizione rispetto al microfono”.

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