Novità sul caso della piccola Kata, la bambina sparita a Firenze il 10 giugno scorso. L’ipotesi shock su quello che sarebbe il possibile rapimento.
Nelle scorse ore la Procura di Firenze ha inserito nel registro degli indagati per il caso della piccola Kata, cinque persone. Una svolta molto importante e che porta con sé anche una nuova ipotesi shock. La bambina, infatti, potrebbe essere stata rapita da alcuni di questi individui che sono stati ripresi dalle telecamere con tanto di borsoni abbastanza grandi per contenere la bimba di 5 anni. Proprio su questa possibilità si è espresso il colonnello Luciano Garofalo, ex Ris e oggi consulente della famiglia Alvarez.
La nuova ipotesi sul caso della piccola Kata
A riportare il parere del colonnello Garofalo, Open che cita le parole dell’uomo al Quotidiano Nazionale.
L’ex Ris e, come detto, oggi consulente della famiglia Alvarez, ha affermato la sua tesi sottolineando come le forze dell’ordine stiano cercando una traccia ematica ma anche di come la bambina, secondo lui, non si trovi più nell’hotel Astor.
L’ipotesi di Garofalo è che la bambina sia stata fatta uscire dentro una di quelle valigie che si vedono dalle telecamere (e che per dimensioni avrebbero potuto occultarla) e che hanno portato, appunto, all’inserimento nel registro degli indagati ben cinque persone. “La bambina può essere stata sedata affinché non urlasse. Ma in questo caso parleremmo di un sequestro organizzato”, ha spiegato l’ex Ris.
La convinzione del colonnello
In tal senso, i borsoni utilizzati e poi riportati presso l’hotel saranno analizzati. Sul “doppio” utilizzo delle valigie, però, il colonnello non pare convinto: “Io sequestro una bambina, la metto in un borsone e poi la valigia me la riporto a casa? Strano sì, ma nelle indagini mai dire mai. Per una serie di motivi che non posso rivelare confido che sia ancora viva. Ma non mi chieda il perché”.