Scomparsa Kata, via allo sgombero immediato dell’ex hotel Astor

Scomparsa Kata, via allo sgombero immediato dell’ex hotel Astor

Nel palazzo, da dove è scomparsa la piccola Kata, abitano soprattutto famiglie di origine peruviana e romena.

La polizia ha accompagnato fuori dall’ex hotel Astor, dove sabato 10 giugno è scomparsa Kata (bambina peruviana di 5 anni), tutti gli occupanti del palazzo. Il tratto della strada dove si affaccia l’ex hotel e la strada laterale, via Boccherini sono bloccate al traffico.

Carabinieri

Lo sgombero del palazzo

Dopo l’arrivo sul posto di polizia, carabinieri, guardia di finanza e municipale, lo sgombero dell’ex hotel Astor non ha accusato alcun problema. I primi ad essere accompagnati fuori dall’edificio dalle forze dell’ordine sono state alcune donne, un uomo e un bambino di origine sudamericana.

Le operazioni sono state coordinate dalla questura insieme al dirigente e il personale della Digos, mentre i vigili del fuoco sono entrati con l’attrezzatura per poter aprire le porte, eventualmente trovate chiuse. I residenti del palazzo sono stati risistemati grazie all’intervento dei servizi sociali del Comune di Firenze.

“Sussiste il pericolo che il protrarsi della condotta criminosa impedendo i necessari e urgenti lavori di ristrutturazione e messa a norma dell’edificio, agevoli o protragga le conseguenze del reato contestato o agevoli la commissione di altri reati”, ha spiegato la Procura di Firenze.

Le indagini sulla scomparsa di Kata

Venerdì i carabinieri hanno fermato un uomo vestito di nero, comparso nel video di Kata alle 15:01 di sabato mentre la bambina era rientrata all’Astor: ma pare che questo non sia coinvolto nella vicenda, anche se al momento sarebbe stato sentito in procura come “persona informata sui fatti”.

Durante le ricerche dei carabinieri, insieme alle unità cinofile, l’hotel è stato perquisito per trovare qualche indizio che possa riportare alla scomparsa della bimba di 5 anni. E’ stato prelevato lo spazzolino da denti usato da Kataleya, che verrà utilizzato per analizzare il suo DNA e confrontarlo con eventuali tracce sul luogo del crimine.

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