Khamenei: Usa e Israele responsabili della crisi in Siria
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Direttore: Alessandro Plateroti

Khamenei: Usa e Israele responsabili della crisi in Siria

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Ali Khamenei, Guida Suprema iraniana, accusa USA e Israele di orchestrare la crisi siriana. Intanto, ONG denunciano il collasso del sistema.

La Guida Suprema dell’Iran, Ali Khamenei, ha accusato pubblicamente USA e Israele di essere responsabili della destabilizzazione della Siria. Durante un discorso a Teheran, rivolgendosi a centinaia di persone, Khamenei ha affermato: “Quello che è successo in Siria è stato progettato nelle sale di comando di Stati Uniti e Israele”.

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Khamenei: “Gli eventi in Siria orchestrati da USA e Israele”

La Guida Suprema ha anche aggiunto: “Sì, un governo che è (di un Paese) vicino alla Siria ha avuto un ruolo ovvio a questo riguardo e ancora lo ha, tutti lo possono vedere”. Le dichiarazioni, riportate dall’agenzia Mehr, evidenziano il presunto coinvolgimento di nazioni regionali alleate delle potenze occidentali nel fomentare la crisi.

Queste affermazioni riflettono una visione geopolitica che punta il dito contro le strategie di ingerenza straniera, percepite come parte di un disegno più ampio per minare la stabilità della Siria.

Ong: “Le strutture sanitarie in Siria sull’orlo del collasso”

Sul piano umanitario, la situazione in Siria è critica. L’organizzazione benefica Islamic Relief, con sede nel Regno Unito, ha lanciato un allarme preoccupante, affermando: “Le strutture sanitarie della capitale siriana sono sull’orlo di un imminente collasso”.

Secondo quanto riportato, le difficoltà sono diffuse in tutta la Siria, con gli ospedali di Idlib, Hama e Damasco gravemente danneggiati. “Ovunque si vada, i servizi governativi di base sono in crisi perché i dipendenti sono fuggiti o hanno abbandonato il loro lavoro. Soprattutto le strutture sanitarie hanno bisogno di un sostegno urgente”, ha dichiarato un membro dell’ONG da Damasco.

Nel frattempo, il nuovo capo della polizia siriana, Fouad al-Shami, ha dichiarato ad Al Jazeera: “Ripristineremo piena sicurezza e ordine”. Nonostante i segnali di ripresa in alcune aree, come la riapertura del famoso Hamidiyah Bazaar a Damasco, il ritorno alla normalità è ostacolato dalla mancanza di risorse mediche e dal peso del conflitto sulle infrastrutture.

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ultimo aggiornamento: 11 Dicembre 2024 11:46

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