La giovane di vent’anni scomparsa a Busto Arsizio: Kimberly Bonvissuto manca da casa da oramai sei giorni.
La città di Busto Arsizio è avvolta nel mistero e nell’angoscia per la scomparsa di Kimberly Bonvissuto, una ragazza di vent’anni, sparita da lunedì 20 novembre. La sua famiglia è sconvolta, e la ricerca si intensifica. Kimberly, alta 1,55 metri con distintivi capelli rossi, è stata vista l’ultima volta indossando una tuta grigia, scarpe nere e un giubbotto Colmar. Le telecamere di sicurezza nelle vicinanze di via Cellini, dove viveva con la madre, sono state esaminate nella speranza di trovare indizi.
Le indagini e le ipotesi
Le forze dell’ordine stanno conducendo un’indagine approfondita, con l’ausilio di elicotteri e il controllo delle immagini di videosorveglianza. Un fascicolo è stato aperto dalla procura contro ignoti. Una pista iniziale che portava a Napoli è stata esclusa: Kimberly aveva conosciuto un ragazzo di Napoli sui social, ma si è confermato che non è coinvolto nella sua scomparsa.
Graziana Tuccio, la madre di Kimberly, ha rinnovato il suo appello, esprimendo il dolore e l’angoscia per l’assenza di notizie sulla figlia. “Siamo terrorizzati,” ha detto, implorando chiunque abbia informazioni di contattare immediatamente le autorità. Il messaggio è chiaro: “Ti prego facci sapere come stai, torna. Poi supereremo tutto insieme.“
Le parole strazianti del padre
Mariano Bonvissuto, il padre di Kimberly, ha espresso il suo dolore e la sua preoccupazione in un messaggio commovente: “Kimberly ti prego, se mi stai ascoltando, accendi il telefono. Chiamaci, facci sapere che stai bene.” Queste parole sottolineano il livello di disperazione e di speranza che la famiglia sta vivendo in questi momenti difficili.
Nonostante alcune segnalazioni ricevute, la famiglia Bonvissuto rimane cauta, sperando che siano affidabili e non fuorvianti. Ogni segnalazione viene immediatamente riferita alle autorità, nella speranza che porti a qualche indizio utile per ritrovare Kimberly.
Il caso di Kimberly Bonvissuto è un promemoria commovente dell’importanza della comunità e della solidarietà in momenti di crisi. La famiglia e gli inquirenti chiedono l’aiuto di tutti nel fornire informazioni che possano portare al suo ritrovamento. La speranza non è ancora persa e ogni minuto conta nella ricerca di Kimberly e di non rivivere il caso Giulia Cecchettin.