Koopmeiners fatica a imporsi alla Juventus e delude Tudor. Cresce l’interesse per Milinkovic‑Savic, in scadenza nel 2026 con l’Al Hilal.
La stagione della Juventus è iniziata con aspettative elevate, ma tra i nomi più discussi c’è quello di Teun Koopmeiners. Acquistato dall’Atalanta per una cifra totale di 60,7 milioni di euro, l’olandese non ha ancora trovato un ruolo stabile nello scacchiere tattico di Igor Tudor, che finora lo ha schierato sia da mezzala che da trequartista.

Koopmeiners in crisi: Tudor cambia, ma i risultati non arrivano
Nonostante la fiducia dichiarata dal tecnico (“Sarà la sua stagione”), Koopmeiners non ha convinto né contro il Parma, né nelle sfide successive contro Genoa, Inter e Borussia Dortmund. Le sue prestazioni si sono rivelate anonime o insufficienti, con errori che hanno inciso negativamente sul risultato, come nel caso del gol subito contro i tedeschi per mano di Nmecha.
A preoccupare non è solo il rendimento tecnico, ma anche la difficoltà nel reggere l’impatto fisico e psicologico della maglia bianconera. I tifosi juventini, un tempo entusiasti del suo arrivo, oggi lo considerano un acquisto poco riuscito.
Spunta Milinkovic‑Savic: la Juve valuta l’alternativa
Parallelamente al calo di Koopmeiners, nelle ultime settimane è tornato d’attualità il nome di Sergej Milinkovic‑Savic. L’ex Lazio, ora in forza all’Al Hilal, ha un contratto in scadenza a giugno 2026, ma secondo alcune indiscrezioni la volontà del giocatore sarebbe quella di tornare in Europa già nel 2025.
Il centrocampista serbo, vecchio obiettivo della Juve, potrebbe rappresentare un’alternativa concreta. Il club saudita potrebbe accontentarsi di una cifra inferiore al suo valore di mercato attuale (circa 17 milioni), pur di non perderlo a zero.
Milinkovic‑Savic, per caratteristiche fisiche, esperienza e leadership, è visto come il profilo ideale per colmare le lacune mostrate finora dal centrocampo bianconero.
Koopmeiners, legato alla Juventus da un contratto fino al 2029, si trova ora davanti a un bivio: o cambia marcia, oppure già a gennaio potrebbe finire tra i cedibili. Il tempo per ribaltare la narrazione c’è, ma scorre veloce.