L’accusa di Mosca a Borrell: restrizioni come nel Terzo Reich

L’accusa di Mosca a Borrell: restrizioni come nel Terzo Reich

La portavoce del ministro degli Esteri di Mosca ha lanciato un’accusa nei confronti della restrizione sui media, paragonata al Terzo Reich.

La portavoce del ministro degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, ha sporto un’accusa nei confronti di Josep Borrell, in seguito alla restrizione sui media. La portavoce del ministro degli Esteri ha paragonato la situazione a quella del Terzo Reich in Germania. Zakharova: “Cominciò con incendi dei libri e finì con incendi dei corpi”. 

L’accusa

Sono queste le critiche della portavoce russa sul bando imposto dall’Unione europea ai media russi. Questi sono stati infatti giudicati come strumenti di propaganda. In questo senso, il ministro ha ricordato quando “vennero vietati i libri di 300 autori” in Germania. 

La critica sorge in occasione della conferenza europea sulla disinformazione di oggi. Da parte sua, Josep Borrel avrebbe giustificato le repressioni con l’esigenza di “proteggere la libertà di espressione”. Ma la portavoce rincara la dose, ricordando come in Germania “tutto cominciò con le proibizioni, con gli incendi dei libri, e finì con gli incendi dei corpi”