Luigi Di Maio resta nel mirino delle critiche della base del Movimento 5 Stelle. La manifestazione a Napoli non ha rafforzato la posizione del leader pentastellato.
Il Movimento 5 Stelle non salva Luigi Di Maio. La kermesse napoletana del MoVimento non cancella le critiche mosse contro il leader, accusato di non ascoltare la pancia pentastellata seguendo esclusivamente il suo istinto e le sue idee.
Italia 5 Stelle, i grandi assenti rovinano la festa
La prima nota negativa è quella delle assenze alla kermesse napoletana. Mancano esponenti di spicco come Alessandro Di Battista (assente ufficialmente per motivi familiari), Paragone, Lezzi, Grillo e Danilo Toninelli, il grande escluso del nuovo governo con il Pd. Per molti la vittima sacrificale.
La base del Movimento 5 Stelle contro Luigi Di Maio
Il Movimento 5 Stelle è spaccato in due tra chi difende il cambiamento, ammesso ed evidenziato anche da Beppe Grillo, e chi invece continua ad invocare un ritorno alle origini. Sono pochi gli esponenti che esplicitamente si lasciano andare a parole di elogio al Partito democratico. La sensazione è che si stia vivendo il momento, forse necessario alla luce della mossa di Salvini che aveva portato l’Italia a un passo dalle elezioni.
A ristabilire l’ordine ci ha pensato Beppe Grillo, che ha dedicato uno dei suoi vaffa agli attivisti che hanno dichiarato guerra al partito democratico. Dal garante del MoVimento però non è arrivata una promozione a pieni voti del capo politico, che resta così in balìa delle polemiche, delle discussioni e delle critiche. Per molti Luigi Di Maio continua a fare tutto da solo, senza curarsi delle diverse anime del Movimento, molte delle quali continuano a non digerire l’orientamento filo-dem dei vertici del MoVimento.