Madame indagata per falso ideologico: presunto finto Green pass

Madame indagata per falso ideologico: presunto finto Green pass

La nota cantante Madame – insieme ad un elenco di persone – è indagata per falso ideologico per un presunto falso Green pass.

Nel mese di febbraio è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Venezia, in seguito alla quale sono state arrestate tre persone. Tra queste la dottoressa Daniela Grillone Tecioiu, 57 anni. Nel caso sarebbero implicate anche alcune persone famose come la cantante Madame e la tennista Camila Giorgi, entrambe indagate per falso ideologico. 

Bartoletti: “Da atteggiamento forcaiolo ad assoluto permissivismo”

Il segretario Fimmg (Federazione dei medici di medicina generale) Roma ha dichiarato: “Qui si passa da un atteggiamento forcaiolo a quello di assoluto permissivismo”. Durante un’intervista a La Repubblica il segretario ha commentato la presenza di Madame al Concertone di Capodanno al Circo Massimo. “Gli australiani quando Djokovic faceva il furbo non lo hanno fatto entrare in Australia, mentre noi ai furbi no vax concediamo il concerto di Capodanno”. 

Bartoletti continua: “Senza entrare nella specifica vicenda giudiziaria, dico soltanto che gli australiani quando Djokovic faceva il furbo non lo hanno fatto entrare in Australia, mentre noi facciamo il concerto di Capodanno. Alcuni modelli di comportamento vanno sottolineati. Qui si passa da un atteggiamento forcaiolo a quello di assoluto permissivismo. La gente così non capisce. Vanno evitate cose oggetto di polemica”. 

Nell’inchiesta è coinvolta la cantante Madame e la tennista Camila Giorgi. Durante l’indagine sono stati arrestati tre medici. Questi sono accusati di aver certificato false vaccinazioni anti-Covid. In questo modo hanno fatto ottenere – in maniera illecita – il Green pass a delle persone a cui non spettava.  

Per la cantante e la tennista viene ipotizzato il reato di falso ideologico. Entrambe compaiono nelle liste di uno dei medici di base indagati. Sembra però che non siano sue pazienti. Secondo gli inquirenti potrebbero essersi recate nello studio di Vicenza proprio per ottenere il falso Green pass.