La decisione di abolire la quarantena sorge in un momento particolare, in cui tantissimi Paesi registrano un esponenziale aumento dei casi.
Arrivano notizie sul Covid in Cina: il Paese ha deciso di eliminare la quarantena obbligatoria per Covid per i cittadini stranieri in arrivo dall’estero. Con questa decisione il Paese mette ufficialmente fine ai tre anni di isolamento.
La decisione sorge in un momento piuttosto particolare, in cui tantissimi Paesi stanno registrando un esponenziale aumento dei casi. Ed è proprio la Cina ad essere interessata in primis ad un aumento dei casi da Covid-19. Dopo ben tre anni di politica ferrea “zero Covid”, a Cina ha deciso di eliminare i principali divieti imposti già dal mese scorso. Adesso, l’ultimo divieto ad essere eliminato è appunto la quarantena per i cittadini stranieri secondo la quale da marzo 2020 era previsto un periodo di isolamento in delle zone specificamente adibite alla quarantena.
La diffusione del Covid in Cina
In Cina la diffusione del Covid sta raggiungendo soglie simili a quelle dell’inizio della pandemia. Alla luce di queste situazione, tantissimi Paesi hanno deciso di introdurre l’obbligo del tampone per i viaggiatori provenienti dalla Cina. La notizia non è stata presa bene da Pechino, che ha contestato a gran voce la decisione di 12 Paesi.
Nel frattempo arriva un allarme anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che riferisce che i dati sul Covid dichiarati dalla Cina sarebbero inaffidabili. “Troppo ristretta la definizione data dalla Cina ai decessi legati al Covid. I suoi dati sottorappresentano la portata dell’epidemia“, spiega l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’Oms esorta Pechino a fornire dati precisi in merito a contagi, decessi e tasso di occupazione degli ospedali e delle terapie intensive. In questa situazione, l’OMS interviene anche sulla decisione di ieri di Bruxelles: “Fortemente incoraggiata” la richiesta di un tampone con esito negativo per tutti i viaggiatori che provengono dalla Cina.