11 agosto, la Costituzione di Weimar entra in vigore

11 agosto, la Costituzione di Weimar entra in vigore

La Repubblica di Weimar, nata all’indomani della Prima Guerra Mondiale, adotta la costituzione l’11 agosto 1919. La crisi dopo il ’29…

L’11 agosto 1919 la Costituzione della Repubblica di Weimar diventa legge. Dopo sei mesi di lavoro, si adotta un modello federale (suddivisione del territorio tedesco in 17 Lander), con il Reichstag eletto a suffragio universale e con il proporzionale. Il presidente del Reich viene eletto direttamente ogni 7 anni, e gli spettano il potere esecutivo, la nomina del cancelliere e la guida dell’esercito. Per la prima volta, le donne possono votare.

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La Germania prova a rinascere

Al termine della Prima Guerra Mondiale, la Germania riporta perdite importantissime in termini di vite umane e di infrastrutture. In questo clima, scoppia la rivoluzione. Il 30 settembre 1918 il cancelliere Hertling rassegna le dimissioni e la carica viene assunta il 3 ottobre dal principe Max von Baden, il quale fa pressioni all’imperatore affinché abdichi. La situazione è ormai fuori controllo e così il cancelliere e nomina suo successore il leader socialdemocratico Friedrich Ebert. Il 9 novembre 1918 i leader socialdemocratici, da un balcone del Reichstag, proclamano la Repubblica di Weimar. Il nome deriva dalla città dove si è svolta l’assemblea costituente.

La Costituzione di Weimar

La Repubblica di Weimar deve fronteggiare le durissime condizioni del Trattato di Versailles, imposte dalla forze vincitrici del conflitto bellico. L’11 agosto 1919 fu promulgata la Costituzione: fu il primo statuto democratico della storia tedesca. Si introduce il suffragio universale.

I primi anni, poi la crisi e l’ascesa del Nazismo

Dal 1923, il cancelliere Stresemann adotta una politica che rilancia l’economia tedesca. Nel 1929 arrivano gli effetti della crisi di Wall Street: gli Stati Uniti hanno foraggiato grandemente la Repubblica di Weimar e dopo il “venerdì nero” per la Germania gli effetti sono devastanti. La disoccupazione cresce e l’inflazione galoppa. I governi non riescono a porvi rimedio e così inizia l’ascesa del nazionalsocialismo e del leader Adolf Hitler. Nel 1933 la Repubblica di Weimar termina la sua storia, travolta dalla crisi delle istituzioni democratiche in favore del movimento nazista.