Caso Gregoretti, si vota il 20 gennaio. E ora la maggioranza teme per le regionali…

Caso Gregoretti, si vota il 20 gennaio. E ora la maggioranza teme per le regionali…

Caso Gregoretti, non slitta la data del voto si Salvini. La Giunta si esprimerà prima delle elezioni regionali. E il Pd rischia la disfatta.

Non slitta la data del voto della Giunta su Matteo Salvini per il caso della nave Gregoretti. Nonostante gli sforzi e le richieste della maggioranza, che si è affidata anche alla Casellati, la votazione avrà luogo il prossimo 20 gennaio. In una Giunta a pari numeri tra maggioranza e opposizione, si è rivelato decisivo il voto proprio della Casellati, che ha appoggiato la richiesta del Centrodestra.

Caso Gregoretti, non slitta il voto della Giunta su Matteo Salvini

Si tratta di una vittoria annunciata del Centrodestra che costringe così la maggioranza ad uscire allo scoperto prima delle elezioni regionali. Pd, Iv e Movimento 5 Stelle avevano chiesto il rinvio del voto per dilatare i tempi. Il rischio, ben chiaro al governo, è che votare per l’autorizzazione a procedere possa trasformare il leader della Lega in un martire politico.

Questo potrebbe dare all’ex ministro degli Interni un ultimo slancio verso la vittoria alle elezioni regionali in Emilia Romagna. Che non sembrano avere un valore esclusivamente locale. In caso di sconfitta nella Roccaforte rossa d’Italia a Palazzo Chigi arriverebbe una sorta di avviso di sfratto che le forze di maggioranza non possono ignorare.

fonte foto https://twitter.com/Francescorocca

La strategia delle forze di maggioranza

Da qui starebbe nascendo la tentazione di votare no in Giunta. Ossia, gli esponenti della maggioranza voterebbero contro l’autorizzazione a procedere nei confronti del leader della Lega. Il regolamento dei conti avverrebbe in Senato in occasione del voto in Aula. A quel punto cadrebbe la maschera e si voterebbe contro la proposta della Giunta.

La strategia è rischiosa. poco trasparente nei confronti dei cittadini che fiuterebbero il bluff e soprattutto potrebbero non apprezzare la mancanza di coerenza di M5s e Pd, che da settimane hanno reso nota la propria intenzione di voto.

Marcucci (Pd), Casellati donna di parte

“Casellati alla fine ha gettato la maschera: ha votato insieme alla destra per convocare una giunta contro il regolamento e contro il buon senso. E’ un fatto molto grave, la presidente del senato da oggi non è più considerabile carica imparziale dello stato, ma donna di parte”, ha dichiarato Marcucci commentando il voto della presidente del Senato che ha deciso la votazione.

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