La decisione del tribunale di Milano sulla richiesta di Blue Skye nella vendita del Milan
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Direttore: Alessandro Plateroti

La decisione del tribunale di Milano sulla richiesta di Blue Skye nella vendita del Milan

Gerry Cardinale

Una decisione che chiarisce il panorama legale nell’acquisizione del celebre club calcistico del Milan, ecco di cosa si tratta.

Il Tribunale fallimentare di Milano ha recentemente preso una decisione cruciale riguardante la controversa vendita del Milan, un caso che ha tenuto con il fiato sospeso il mondo del calcio e del business sportivo. La richiesta della società lussemburghese Blue Skye, di dichiarare insolventi Project RedBlack e Rossoneri Sport Investment, è stata categoricamente respinta. Queste due società sono state gli strumenti attraverso cui il fondo statunitense Elliott ha ceduto il Milan a RedBird di Gerry Cardinale, in una transazione da oltre un miliardo di euro nell’agosto 2022.

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Gerry Cardinale
Gerry Cardinale

La posizione di Elliott e la reazione al verdetto

Un portavoce di Elliott ha espresso grande soddisfazione per la decisione del Tribunale, sottolineando che questo caso rappresenta solo uno dei tanti contenziosi frivoli avviati da Blue Skye. “Nessuna delle cause intentate da Blue Skye ha alcun merito e Blue Skye non ha avuto successo in nessuna di esse,” ha dichiarato il portavoce. Elliott si è impegnato a continuare a difendersi con determinazione in tutte le restanti cause, in ogni tribunale e giurisdizione, indipendentemente dal tempo necessario.

La battaglia legale di Blue Skye

Blue Skye ha intrapreso diverse azioni legali, sia a Milano che all’estero, contro il fondo americano riguardo alla vendita del Milan. L’entità lussemburghese aveva chiesto ai giudici di riconoscere la creazione di una “società super de facto” domiciliata in Italia, affermando che tale società era in stato di insolvenza. Queste richieste sono state tutte respinte dal Tribunale.

Il Tribunale ha stabilito che Blue Skye non è riuscita a dimostrare l’esistenza in Italia di contratti diretti alla gestione dell’entità di fatto o delle società di diritto lussemburghese. Non è stato provato che le decisioni gestionali fossero state prese in Italia in modo permanente. Né che le attività amministrative e contabili o la produzione di redditi rilevanti ai fini fiscali si fossero svolte nel Paese. Di conseguenza, la richiesta di Blue Skye è stata giudicata priva dei requisiti necessari per dichiarare l’insolvenza della cosiddetta “società di fatto“. Il Tribunale ha inoltre condannato Blue Skye al pagamento delle spese legali.

Questo verdetto rappresenta un importante capitolo nella saga legale che ha coinvolto alcune delle maggiori entità nel mondo del calcio e della finanza. La decisione non solo chiarisce la posizione legale delle parti coinvolte, ma segna anche un momento significativo nella storia del Milan. Influenzando la percezione del club a livello internazionale e il suo futuro nel panorama calcistico mondiale.

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ultimo aggiornamento: 19 Novembre 2023 17:27

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