La dieta migliore dopo i 60 anni, cosa mangiare per ritardare l'invecchiamento
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Direttore: Alessandro Plateroti

La dieta migliore dopo i 60 anni, cosa mangiare per ritardare l’invecchiamento

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La dieta migliore dopo i 60 anni, l’esperto di longevità: alimenti consigliati, digiuno intermittente e dieta mima digiuno.

Invecchiare in salute non è solo questione di genetica: l’alimentazione (quindi la dieta) gioca un ruolo fondamentale, soprattutto dopo i 60 anni. Valter Longo, biologo e gerontologo di fama mondiale, ha dedicato la sua carriera allo studio della longevità e delle strategie per migliorare la qualità della vita nelle età più avanzate. Come scritto da menshealth.com, Secondo Longo, ciò che mangiamo influisce direttamente su metabolismo, infiammazione e salute cellulare, contribuendo in modo decisivo alla nostra aspettativa di vita.

scaloppine pizzaiola
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L’alimentazione che allunga la vita: il metodo Valter Longo

La sua dieta della longevità si basa su una combinazione di alimenti vegetali, carboidrati complessi e grassi buoni, con un focus particolare sull’apporto proteico, fondamentale per contrastare la sarcopenia (la perdita di massa muscolare). Il principio è semplice: un’alimentazione equilibrata può rallentare l’invecchiamento e ridurre il rischio di malattie croniche come diabete, ipertensione e Alzheimer.

Come riportato da menshealth.com, Longo sottolinea l’importanza di iniziare il prima possibile con abitudini sane, ma ribadisce che “non è mai troppo tardi per migliorare la propria dieta”, anche dopo i sessant’anni. Il suo modello alimentare prevede un apporto ridotto di proteine animali, l’eliminazione degli zuccheri raffinati e l’uso quotidiano di olio extravergine di oliva, legumi, cereali integrali e frutta secca.

Digiuno intermittente e FMD: due strategie chiave

Un altro pilastro della filosofia di Longo è il digiuno intermittente, inteso come restrizione del tempo in cui si consuma cibo. La regola delle 12 ore (mangiare solo tra le 8 e le 20, ad esempio) è sostenibile e supportata da evidenze scientifiche. Questo approccio permette al corpo di attivare processi di autofagia e rigenerazione cellulare, fondamentali per rallentare l’invecchiamento.

A questo si affianca la Dieta Mima Digiuno (FMD), una strategia di cinque giorni al mese in cui si segue una dieta ipocalorica e povera di proteine animali. Studi pubblicati, tra cui ricerche su Nature Communications, hanno evidenziato i benefici di questo regime, che include la riduzione dell’età biologica e il miglioramento della salute metabolica.

In conclusione, sebbene ogni persona abbia esigenze nutrizionali diverse, seguire le linee guida di Longo può rappresentare una base solida per chi desidera invecchiare in salute. Consultare un medico o nutrizionista resta sempre il primo passo per un cambiamento consapevole e sicuro.

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ultimo aggiornamento: 24 Agosto 2025 17:42

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