Accoltellata alla gola dall’ex, lo aveva già denunciato in passato

Accoltellata alla gola dall’ex, lo aveva già denunciato in passato

La mamma 25enne accoltellata alla gola con delle forbici dall’ex aveva già provveduto alla denuncia dell’aggressore diverso tempo fa.

È ancora ricoverata in ospedale in condizioni critiche la mamma 25enne accoltellata alla gola con un paio di forbici dal suo ex marito, un 31enne di origine marocchina. Secondo quanto appreso, la donna diverso tempo fa aveva denunciato l’uomo alle forze dell’ordine per i maltrattamenti subiti. 

I medici: “Ferite che si vedono in guerra”

Adesso la vittima è stata sottoposta ad un intervento chirurgico. I medici che l’hanno in cura hanno riferito che le ferite riportate dalla donna “si vedono in guerra”. Il colpevole è stato bloccato dalle forze dell’ordine mentre si dava alla fuga. È emerso che il 31enne era già stato denunciato da un’altra donna per lesioni.  

La 25enne si trova ricoverata in ospedale in prognosi riservata. Ancora non è chiara l’esatta dinamica degli avvenimenti. Ciò che è noto, che il 24 dicembre, alla vigilia di Natale, l’uomo ha colpito l’ex mogie con qualcosa di molto affilato, probabilmente un paio di forbici.  

L’aggressione è avvenuta in casa, in via Rialto. Anche i figli della coppia erano presenti. Sono stati loro a lanciare l’allarme, riversandosi in strada per chiedere aiuto. Il colpevole è scappato, e secondo quanto appreso ha fermato una donna in auto minacciandola, per poi rubarle la vettura. Dopo aver percorso qualche metro si è schiantato: a quel punto gli inquirenti lo hanno raggiunto e arrestato. 

La 25enne è rimasta in una pozza di sangue con parte della carotide recisa. L’avvocato Matteo Sanzani, difensore del 31enne di origine marocchina, ha richiesto che venga effettuata una perizia psichiatrica nell’uomo. “Lo conosco da una decina di anni. Credo, anche in base a quanto emerge dagli atti, che ci siano dei profili da valutare per quanto riguarda la sua capacità di intendere e di volere. Oggi si è tenuto in carcere l’interrogatorio con il pm e il mio assistito ha risposto alle domande”, spiega. 

Argomenti