La FIA scopre un segreto della Red Bull: cosa è successo al regolamento

La FIA scopre un segreto della Red Bull: cosa è successo al regolamento

La FIA ha scoperto un dettaglio tecnico utilizzato da Red Bull, portando a una modifica del regolamento che potrebbe cambiare tutto.

Il campionato di Formula 1 2024 è iniziato nel segno di Red Bull, con un dominio incontrastato nelle prime gare della stagione. Tuttavia, il ritiro di Max Verstappen nel GP d’Australia ha segnato un punto di svolta cruciale per il team di Milton Keynes. Da quel momento in poi, la RB20 non è più riuscita a mantenere la sua superiorità, e i rivali hanno iniziato a colmare il divario, mettendo in discussione l’invincibilità del team austriaco.

F1

Le difficoltà di Red Bull dopo il GP d’Australia

Le prestazioni della Red Bull hanno subito un calo evidente a partire dal GP di Miami, sollevando numerose speculazioni su cosa potesse aver provocato questo improvviso cambio di rotta. Un possibile indizio potrebbe risiedere nel ritiro di Verstappen a Melbourne, che ha innescato una serie di indagini da parte della FIA, culminate in una significativa modifica al regolamento tecnico il 31 luglio.

L’influenza della modifica al regolamento

La FIA ha modificato l’articolo 11.1.2 del regolamento tecnico, vietando l’uso di qualsiasi sistema che possa generare coppie frenanti asimmetriche per un dato asse. Questa modifica, apparentemente marginale, potrebbe invece essere il risultato di un’indagine avviata proprio dopo il problema tecnico riscontrato dalla Red Bull in Australia.

Secondo il giornalista Peter Windsor, Red Bull avrebbe utilizzato un sistema sofisticato per ottenere una frenata asimmetrica, attraverso una valvola sensibile alle forze G laterali. Questo sistema avrebbe permesso di migliorare significativamente la rotazione della vettura in curva, riducendo il sottosterzo e garantendo un vantaggio competitivo. Tuttavia, il guasto tecnico di Verstappen a Melbourne avrebbe rivelato l’esistenza di questo meccanismo, costringendo la FIA a intervenire con la nuova regola, che ha effettivamente messo fuori gioco tale sistema.

Se questa ipotesi fosse confermata, la perdita di questo strumento avrebbe avuto un impatto notevole sulla performance della RB20, spiegando il calo di prestazioni del team nelle gare successive. Anche se Red Bull avesse sfruttato una zona grigia del regolamento, l’adozione di tale sistema non sarebbe stata illegale fino alla modifica imposta dalla FIA.