La "Flotta Fantasma" di Putin nel Mediterraneo: la vera strategia
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Direttore: Alessandro Plateroti

La “Flotta Fantasma” di Putin nel Mediterraneo: la vera strategia

Vladimir Putin

Come la Russia utilizza una flotta fantasma nel Mediterraneo per eludere le sanzioni internazionali. Ecco il metodo.

Negli ultimi mesi, la Russia ha sviluppato una tattica intricata per aggirare le sanzioni imposte dall’Occidente, utilizzando una cosiddetta “flotta fantasma“. Questa è composta da imbarcazioni di varie dimensioni che si spostano attraverso il Mediterraneo senza essere rilevate, effettuando trasporti di petrolio e armi e incassando compensi considerevoli. Al centro di questa attività di evasione c’è la Sparta IV, una nave cargo sotto bandiera russa, che si è fatta notare per i suoi frequenti viaggi tra la Siria, l’enclave di Kaliningrad e la Russia stessa.

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Tecniche di occultamento usate da Putin

Secondo quanto riportato da fonti giornalistiche come il quotidiano britannico The Times, la Russia impiega due principali metodi per nascondere la posizione delle sue navi. Il primo metodo consiste nella manipolazione dei segnali del sistema di identificazione automatica (AIS), alterando posizioni o identità delle imbarcazioni. Il secondo metodo è l’interferenza dei segnali GPS per mascherare i movimenti reali delle navi. Entrambe le strategie rendono centinaia di vascelli invisibili ai radar nemici, permettendo loro di attraversare zone marittime chiave indisturbati.

Il Nato Defense College ha evidenziato in un documento come queste navi siano in grado di spostare “carichi critici senza essere rilevati” attraverso gli stretti che danno accesso al Mar Nero, sottolineando l’importanza strategica di tali movimenti. Dalle basi in Siria alle installazioni militari di Novorossiysk, queste imbarcazioni sono essenziali per il supporto logistico ai soldati russi impegnati in conflitti.

Trasporti sensibili e la rotta insolita della “flotta fantasma”

Una particolarità interessante è stata osservata con la nave Sparta IV, legata direttamente al ministero della Difesa russo, e nota per il trasporto di veicoli militari. Con l’inizio del conflitto in Ucraina, la nave ha adottato un “schema” per cui, lasciando Novorossiysk, si dirigeva verso la Siria e poi interrompeva la trasmissione di dati di tracciamento. Recentemente, ha intrapreso una rotta insolita evitando il Bosforo e circumnavigando l’Europa fino a Kaliningrad, scortata parzialmente dalla fregata Grigorovich, un chiaro segno del trasporto di materiale sensibile.

Il percorso marittimo adottato dal Cremlino per eludere le sanzioni occidentali passa inosservato nel cuore del Mediterraneo, dimostrando l’ingegnosità e la determinazione di Mosca nel mantenere le sue attività logistiche e militari nonostante le pressioni internazionali.

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ultimo aggiornamento: 27 Aprile 2024 16:26

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