La Gazzetta fa il check-up al Milan dopo Cardiff: gioco ok, ma Piatek...
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Direttore: Alessandro Plateroti

La Gazzetta fa il check-up al Milan dopo Cardiff: gioco ok, ma Piatek…

Krzysztof Piatek Sampdoria-Milan Milan Udinese-Milan

La Rosea fa il punto sul precampionato. Il gioco del Milan, dopo il 2-2 col Manchester United, continua a piacere: in attacco, però, Piatek latita

Il 2-2 di Cardiff contro il Manchester United, griffato dal duo iberico Castillejo e Suso, ha messo ancora una volta in evidenza aspetti positivi e negativi già ravvisati in questo primissima parte dell’era Giampaolo. La Gazzetta dello Sport, nell’edizione odierna, ha posto l’attenzione su tutto ciò che va e quello che, ancora, deve essere migliorato. L’attenzione, in questo caso, non può che concentrarsi su un Piatek ancora lontano dalla miglior condizione psico-fisica.

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Milan, la Gazzetta conferma: “Il gioco c’è”

Il gioco c’è, si osserva chiaramente e tutto era tranne che una cosa scontata. Le linee guida di Giampaolo si vedono bene: squadra corta, a volte cortissima (fin quando i polmoni supportano), che mira ad arrivare alla porta avversaria con una rete di scambi veloci e rasoterra, dove corre molto di più il pallone rispetto ai giocatori. Si cerca di entrare soprattutto per vie centrali grazie ai movimenti del rombo, in queste partite formato da Biglia (vertice basso), Borini e Calhanoglu (mezzali) e Suso (trequartista)”.

L’atteggiamento generale è molto aggressivo: l’ordine di scuderia è il recupero palla più rapido possibile non appena ne entrano in possesso gli avversari, e per farlo non ci si deve fare scrupoli o creare timori: quando possibile, pressione alta nella metà campo altrui, fino al limite dell’area. Tattica, ma anche carattere quindi”.

Krzysztof Piatek
Krzysztof Piatek

Milan, cosa non va: “Isolamento Piatek è la magagna più evidente”

L’isolamento di Piatek è la magagna più evidente. Il gioco rossonero scorre, ma quando arriva il momento di coinvolgere il polacco la squadra ci riesce solo sporadicamente. La sensazione è che dipenda soprattutto da Kris, dai suoi movimenti. In queste partite quattro o cinque palle buone le ha pure avute, ma si è fatto prendere il tempo o ha calciato poco convinto”.

È un problema importante, così come per Giampaolo lo è l’integrazione dei nuovi. Per un allenatore puntiglioso e maniacale come lui, allenare un gruppo in cui devono inserirsi ancora diversi giocatori è un problema. I suoi schemi hanno bisogno di tempo, i movimenti vanno ripetuti fino alla noia e ogni volta che si aggrega al gruppo una faccia nuova occorre ripartire da capo”.

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ultimo aggiornamento: 5 Agosto 2019 12:11

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