La Germania sviluppa un piano per i bunker: analisi delle strutture disponibili e nuove misure di protezione civile.
La Germania sta affrontando un periodo di crescente preoccupazione a causa delle tensioni internazionali. L’Ufficio federale della protezione civile (Bkk) è al lavoro per sviluppare un piano strategico che prevede la trasformazione di strutture esistenti in rifugi di emergenza. Tra gli edifici presi in considerazione ci sono stazioni della metropolitana e immobili governativi.
Uno degli elementi centrali di questo progetto è la creazione di un’applicazione mobile che consentirà ai cittadini di localizzare il bunker più vicino. L’iniziativa si estende anche al livello domestico, con l’invito ai cittadini a modificare cantine e garage per renderli rifugi sicuri.
Attualmente, i rifugi pubblici in Germania sono limitati: solo 579 strutture per una popolazione di 85 milioni di persone, un numero decisamente insufficiente. Dal 2007, molti bunker sono stati dismessi, aggravando ulteriormente la situazione. Secondo Ralph Tiesler, direttore del Bkk, la costruzione di nuovi rifugi su vasta scala richiederebbe decenni e costi enormi, stimati in 140,2 miliardi di euro.
Germania: le difficoltà e le critiche al progetto
Uno dei punti critici del piano riguarda l’efficacia dei grandi rifugi pubblici contro le moderne armi di precisione. Come riportato da Der Spiegel, questi rifugi non offrono una protezione sufficiente da esplosioni improvvise e detriti. Una possibile soluzione potrebbe essere lo sviluppo di rifugi domestici, ma la loro realizzazione su larga scala richiederebbe tempo e risorse significative.
A marzo, Andre Berghegger, presidente dell’Associazione delle città e dei comuni tedeschi, ha sottolineato l’urgenza di riattivare i bunker esistenti. Tuttavia, la costruzione di nuovi rifugi richiederebbe un impegno generazionale.
Un fenomeno che interessa tutta l’Europa
Non è solo la Germania a preoccuparsi. Anche la Polonia sta investendo nella sicurezza, stanziando 28 milioni di euro per costruire nuovi rifugi antiaerei e potenziare le infrastrutture esistenti. A Varsavia, parcheggi sotterranei e stazioni della metropolitana sono stati identificati come potenziali rifugi, ma meno del 4% della popolazione dispone di protezione adeguata.
La crescente instabilità globale sta spingendo molti Paesi europei a rivalutare le proprie strategie di protezione civile, sottolineando l’importanza di soluzioni rapide e a lungo termine per garantire la sicurezza della popolazione.