Il ricorso della Juve ha successo, la Curva Sud sarà aperta nella partita contro il Napoli, svolta inaspettata.
In una sorprendente svolta, la Corte d’Appello a sezioni unite ha deciso in favore della Juve. Permettendo ai tifosi bianconeri di occupare regolarmente la Curva Sud dell’Allianz Stadium nella partita di domenica sera contro il Napoli. La decisione è stata rimessa alle camere unite dalla Corte d’appello della Federcalcio, dopo che il giudice sportivo aveva inizialmente sanzionato la chiusura del settore per una partita casalinga a causa degli insulti razzisti rivolti a Lukaku. Questo durante l’ultimo match di Coppa Italia contro l’Inter.
La Juventus aveva presentato un ricorso, sottolineando la prontezza e l’impegno del club nel collaborare con le autorità. Per individuare i tifosi responsabili dei cori razzisti. Il club bianconero ha utilizzato il suo servizio di sicurezza interno, in collaborazione con la Questura, per analizzare le immagini registrate dalle 115 telecamere installate all’interno dello Stadium. Grazie a questo sforzo, la Juventus è riuscita a identificare due tifosi coinvolti nei cori offensivi. Che sono stati sanzionati in base al Codice di gradimento: un minorenne, escluso dalle gare della Juventus per dieci anni, e un maggiorenne, escluso a vita.
Il ricorso dei bianconeri
Il reclamo della Juve mirava a difendere i tanti tifosi abbonati per le partite di campionato e non per la Coppa Italia, che quella sera non erano presenti allo stadio. Oltre a coloro che, pur essendo presenti, hanno mantenuto un comportamento eticamente sportivo. La decisione della Corte d’Appello a sezioni unite a favore della Juventus è una testimonianza dell’importanza della collaborazione tra club e autorità. Per affrontare e risolvere problemi come il razzismo nel calcio.
Con la Curva Sud dell’Allianz Stadium ora aperta per la partita contro il Napoli, i tifosi della Juventus possono tornare a sostenere la loro squadra in un momento cruciale della stagione. Questa vicenda dimostra quanto sia fondamentale per i club lavorare insieme alle istituzioni. Per garantire un ambiente sportivo rispettoso e inclusivo, in cui gli episodi di discriminazione possano essere prontamente affrontati e puniti.