Si riapre il caso Tav: la Lega inserisce un emendamento nel decreto Sblocca Cantieri Massimo Garavaglia: Non è una provocazione per il caso Siri.
Torna in primo piano la questione legata alla realizzazione del Tav Torino-Lione. Il dossier, che ha portato a uno scontro tra Salvini e Di Maio, è stato accantonato momentaneamente da Giuseppe Conte. Il premier aveva fatto sapere di essere contrario all’opera almeno alla luce delle condizioni attuali. Il capo del governo si era poi impegnato a parlare con la Francia e con l’Unione europea nel tentativo di ottenere condizioni più vantaggiose.
Lega, emendamento sul Tav nel decreto Sblocca Cantieri
Il tema è stato accantonato dal governo ma non è stato dimenticato dalla Lega, anzi. Il Carroccio ha infatti inserito un emendamento nel decreto Sblocca cantieri in cui si chiede di riprendere le discussioni sulla realizzazione del Tav, opera indicata come prioritaria e urgente.
Garavaglia: Non è una provocazione, non possiamo tenere opere bloccate
L’emendamento della Lega è stato commentato da Massimo Garavaglia, Viceministro dell’economia e delle Finanze.
“Non possiamo tenere opere bloccate a livello del governo centrale. Questa è una roba da matti, è evidente che per noi della Lega il progetto deve andare avanti. Prendiamo atto che i lavori del Tav stanno andando avanti e smettiamola di prenderci in giro. Lo sblocca cantieri deve appunto sbloccare le opere, non bloccarle”.
La reazione del Movimento Cinque Stelle
Stando a fonti giornalistiche, il Movimento Cinque Stelle non avrebbe apprezzato la mossa della Lega e non sarebbe comunque intenzionato ad approvare l’emendamento proposto dal Carroccio.
La sensazione è che il dossier possa tornare effettivamente in primo piano solo dopo le prossime elezioni europee e potrebbe (ri)portare a un duro scontro tra le due ali di governo.