Braccio di ferro Unione Europea-AstraZeneca, la lettera inviata dall'Europa
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Braccio di ferro Ue-AstraZeneca: “La società non ha rispettato i patti”

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La lettera inviata dall’Unione Europea ad AstraZeneca per mettere pressione alla multinazionale.

BRUXELLES (BELGIO) – Una lettera inviata dall’Unione Europea per mettere pressione ad AstraZeneca. La missiva, come riportato dal Corriere della Sera, è stata inviata lo scorso 19 marzo e il 9 aprile è scaduto l’ultimatum di Bruxelles.

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Nei prossimi giorni, quindi, non si esclude una battaglia legale per cercare di far rispettare il contratto.

La lettera dell’Unione Europea

Nella missiva è precisato che “a seguito di un’analisi dettagliata di tutte le informazioni, si è giunti alla conclusione che AstraZeneca ha violato e continua a violare le sue obbligazioni contrattuali sulla produzione e la fornitura delle 300 milioni di dosi iniziali per l’Europa“.

Vi chiediamo formalmente e vi diamo preavviso di porre alle violazioni contrattuali entro venti giorni da questa lettera – si legge ancora – vi diamo preavviso di recuperare senza ulteriori ritardi sull’arretramento della produzione e consegna delle dosi e di mitigare qualunque danno causato […]“.

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Il rischio di una battaglia legale

L’ultimatum è scaduto il 9 aprile ed è alto il rischio di una battaglia legale nei prossimi giorni. AstraZeneca ha comunicato ulteriori tagli e Bruxelles non sembra intenzionata a fare passi indietro sul pugno duro.

Non è da escludere, quindi, la strada in tribunale da parte della Commissione Europea e, in attesa della sentenza definitiva, il blocco dell’export sembra essere ormai definitivo. Una vicenda che potrebbe complicare la campagna vaccinale degli Stati Membri almeno nelle prossime settimane.

Per dare vita al cambio di passo definitivo, l’Unione Europea ha dato il via libera agli accordi bilaterali. La Germania ha trovato l’intesa con Sputnik e molti governatori sono in pressing sul ministro Speranza e sul premier Draghi di iniziare a trattare anche con le aziende che non hanno ancora ricevuto l’ok dell’Ema. E nei prossimi giorni ci sarà un confronto per capire come muoversi

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ultimo aggiornamento: 11 Aprile 2021 13:54

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