Il ministro della Giustizia Bonafede ‘salvato’ dallo spettro di una crisi di governo ai tempi del coronavirus. Ma Iv e Pd non risparmiano critiche.
Vengono respinte le mozioni di sfiducia contro Bonafede grazie a una maggioranza compatta nel voto ma divisa negli intenti. Il ministro della Giustizia è stato criticato sia dal Partito democratico che da Matteo Renzi, due gambe del tavolo della coalizione di maggioranza.
Respinta la mozione di sfiducia contro Bonafede. Il ministro salvato dallo spettro della crisi di governo
Bonafede non è stato salvato quindi per il suo operato, ma per salvaguardare il governo destinato a una crisi (e probabilmente alla caduta) nel caso in cui il ministro fosse stato sfiduciato.
Renzi ‘segue’ il premier ma bacchetta il ministro della Giustizia
Matteo Renzi è stato forse il più trasparente di tutti nell’illustrare la posizione di Italia Viva. Avrebbe avuto la grande occasione per vendicarsi degli attacchi politici e mediatici degli ultimi anni. Condivideva la mozione di sfiducia presentata da Emma Bonino. Ma ha deciso e fatto sapere di seguire il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Alla vigilia del voto in Senato il Premier aveva fatto sapere che se forze di maggioranza avessero votato la sfiducia non avrebbe potuto far altre che trarne le sue conclusioni. Ancora più chiari Pd e Movimento 5 stelle, che avevano fatto sapere che sfiduciare Bonafede avrebbe significato sfiduciare il governo. E dopo questo governo c’è solo il voto, come detto e ripetuto in diverse occasioni.
Un voto sul governo
Le forze di maggioranza vestono i panni dei responsabili e salvano il Conte Bis in un momento delicato per il paese, alle prese con una crisi sociale ed economica legata al coronavirus.