La mamma di Kata: “Sento indifferenza, forse perché siamo stranieri”

La mamma di Kata: “Sento indifferenza, forse perché siamo stranieri”

Ad un mese dalla scomparsa della figlia, Katherine Alvarez è tornata a chiedere aiuto per riuscire a ritrovarla.

Dallo scorso 10 giugno, data in cui la piccola Kata è stata vista per l’ultima volta, è passato esattamente un mese. Un periodo fatto di ricerche, di supposizioni e di nuovi dettagli che, però, non hanno ancora contribuito al suo ritrovamento.

Oggi, la madre Katherine Alvarez è tornata a fare dichiarazioni al Messaggero, con il preciso obbiettivo di chiedere nuovamente aiuto: “Ci sembra di essere stati abbandonati, avvertiamo l’indifferenza dell’Italia. Ho l’impressione che non si stia facendo abbastanza per ritrovarla e che nei primi giorni si sia perso tempo prezioso a cercarla inutilmente nell’hotel“.

Potrebbero averla portata via

Un mese senza sapere nulla della mia bimba è un’eternità – commenta Katherine -. Non so dove possa essere. Non saprei nemmeno dove cominciare a cercarla. Magari l’hanno portata all’estero. Per questo voglio che la sua foto venga condivisa anche fuori dall’Italia“.

Fino ad ora la donna ha fatto girare la fotografia della figlia attraverso il passaparola, inviandola alle sue conoscenti di altri Paesi. “Non lo so – commenta invece sull’ipotesi che il furgone bianco, ripreso da una fotocellula, abbia prelevato Kata dall’ex Hotel Astor e l’abbia trasportata in Romania -. Ci sta che, se finora non l’hanno trovata qui, possa essere stata portata in un altro Paese. Devo pensare a tutto

“Nessuno si è avvicinato a me, nemmeno il sindaco”

Sento una grandissima indifferenza da parte di tutti – conclude Katherine -. Non so se dipenda dal fatto che siamo stranieri. Nessuno si è avvicinato a me, nessuno di importante, nemmeno il sindaco. Ho solo l’aiuto del mio avvocato. Mi sono rivolta direttamente alla Meloni. Chiedo solo un sostegno per cercare mia figlia“.