Il Milan visto col Lecce, al di là del pareggio, ha mostrato novità interessanti: Pioli, infatti, si è liberamente ispirato al modulo WM, in voga 60 anni fa
Provare a lasciare subito il segno, stravolgendo una squadra che fino a quel momento era stata in grande difficoltà. Il compito di Pioli al Milan non è affatto semplice: ne è testimonianza il fatto che, nonostante una buona prova, la squadra non sia riuscita a superare il Lecce in casa. Il 2-2 di San Siro però, oltre l’ovvia delusione, ha evidenziato la volontà del nuovo tecnico di imporre subito qualcosa di nuovo. Prandelli lo aveva definito come un sarto: e, in effetti, Pioli ha subito cercato un vestito tattico che fosse aderente ai calciatori a disposizione. Questo potrebbe essere proprio il vecchio schema WM, adottato in Italia fino agli anni ’60: la Gazzetta approfondisce la scelta tattica in un articolo apparso oggi.
Pioli guarda al passato: ecco il Milan schierato a WM
“Correre verso il futuro, inseguendo la gloria e portandosi dietro le buone idee del passato. Stefano Pioli sta cercando di disegnare il suo Milan. Contro il Lecce, domenica scorsa a San Siro, al di là del 2-2 finale, ciò che è rimasto impresso è lo stile della manovra. Il Milan si è schierato con uno strano 3-2-2-3, che tradotto in lettere è il vecchio WM inglese adottato in Italia più o meno fino alla metà degli anni Cinquanta“.
“Il cuore del WM è il quadrilatero di centrocampo”
“Nel WM tradizionale il cuore della squadra era il quadrilatero di centrocampo. E la stessa cosa dovrebbe accadere, nelle intenzioni di Pioli, nel Milan di oggi. Contro il Lecce è toccato a Biglia e a Kessie fare da schermo davanti alla difesa, mentre Paquetà e Calhanoglu hanno avuto il compito di creare e di verticalizzare. La duttilità dei centrocampisti, nel calcio moderno, è merce rara e si tratta adesso di cercare quei giocatori che meglio si adattano alla nuova idea: Bennacer al posto di Biglia? È un’ipotesi da non scartare“.
