La manovra finanziaria 2023 è stata approvata in Senato con 109 sì. Scongiurato l’esercizio provvisorio per il prossimo anno finanziario.
Approvato il testo come era stato già approvato alla Camera arrivato blindato alla Camera alta. Arriva il via libera anche dal Senato per questa manovra redatta e approvata in tempi record. I sì sono stati 109, 76 i contrari e un astenuto. Con la fiducia del Senato la legge di bilancio diventa legge.
“Sono soddisfatto di questa prima manovra economica. La considero una missione compiuta. Scritta in tempi record e in una situazione di contesto eccezionale non positivo, il bilancio che abbiamo presentato rispetta gli impegni presi con gli elettori e ha maturato prima la fiducia dei mercati e delle istituzioni europee e ora ancora più importante, quella del Parlamento. Prudenza, coerenza e responsabilità costruiscono fiducia. Avanti così” ha scritto il ministro dell’Economia Giorgetti.
“E’ una manovra che tiene fede agli impegni presi con gli elettori perché ha le idee chiare e ha tre principali indirizzi, oltre al caro energia le direttrici principali sono imprese e lavoro. La Repubblica è fondata sul lavoro e non sull’assistenzialismo, sulle rendite di posizioni e in questo senso ci sono una serie di interventi che vanno a favore di questo” ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia Lucio Malan nel suo intervento.
La critica dell’opposizione
Tra i vari interventi per le dichiarazioni di voto prima della definitiva approvazione anche quello della di Ronzulli. La capogruppo di Forza Italia ha sottolineato la vittoria sull’innalzamento delle pensioni minime. “Per voi saranno briciole ma forse siete seduti da troppo tempo su questi banchi. Per noi è un impegno inderogabile e le porteremo a mille euro”.
Ma anche interventi da parte dell’opposizione, come quello del leader di Azione Calenda. “Alla prima prova seria di governo il vostro esecutivo ha fallito. Non ha rispettato le promesse elettorali, non ha affrontato nessun problema strutturale, non ha cambiato quanto fatto dal governo Draghi, che pure avete fatto cadere, sull’energia, non è neppure stato in grado di gestire decorosamente il processo di presentazione e approvazione della manovra”. Nella dichiarazione di voto contrario il leader del Terzo Polo, con una battuta ha detto ‘Aridatece Mario’ commentando questa legge di bilancio “indecorosa”.