Lavrov minaccia Kiev: “Accetti o…. “

Lavrov minaccia Kiev: “Accetti o…. “

La minaccia del ministro degli Esteri Lavrov: “Kiev deve accettare proposte in modo amichevole, o sarà l’esercito russo a occuparsene”.

Il ministro degli Esteri in Russia, Sergey Lavrov, ha sporto una minaccia nei confronti dell’Ucraina. “Il nemico è ben consapevole delle nostre proposte sulla smilitarizzazione e la denazificazione dei territori controllati dal regime di Kiev”. 

Sono queste le sue dichiarazioni in occasione di un’intervista al quotidiano di stampa russa Tass. E prosegue: “Vogliamo l’eliminazione delle minacce alla sicurezza della Russia che include i nostri nuovi territori (le repubbliche di Donetsk e Lugansk e le regioni di Kherson e Zaporizhzhia). Non resta molto da fare: accettare queste proposte in modo amichevole, o in caso contrario sarà l’esercito russo ad occuparsi della questione”. 

La Russia pronta a negoziare? 

La Russia sarebbe pronta a negoziare con l’Ucraina. È questo che asserisce lo zar del Cremlino, Vladimir Putin. Inoltre ha accusato Kiev di non essere disposta a negoziare. Le asserzioni di Putin sorgono in occasione di un’intervista alla televisione di stato Rossiya 1.   

Lo zar di Russia ha dichiarato: “Siamo pronti a negoziare con tutti i soggetti coinvolti su soluzioni accettabili, ma dipende da loro: non siamo noi a rifiutarci di negoziare”. Le affermazioni di Putin vengono però subito ribattute dal consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.   

Secondo Kiev, “Putin ha bisogno di tornare alla realtà. La Russia ha attaccato da sola l’Ucraina e sta uccidendo i civili. La Russia non vuole negoziati, ma cerca di evitare le sue responsabilità. Questo è ovvio, quindi ci stiamo muovendo verso il Tribunale”. Sono queste le parole di un post su Twitter di Mykhailo Podolyak.   

La critica contro l’occidente 

Ancora una volta Vladimir Putin si schiera contro l’occidente: “Siamo pronti a negoziare con tutti i soggetti coinvolti su soluzioni accettabili, ma dipende da loro: non siamo noi a rifiutarci di negoziare. Non potremmo che avere una filosofia diversa, un approccio diverso alla vita e alle persone”, dice lo zar. 

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