La Moldavia trema: è il prossimo obiettivo di Putin?

La Moldavia trema: è  il prossimo obiettivo di Putin?

La Moldavia potrebbe essere il prossimo obiettivo di Putin, per questo Chisinau trema. Quali sono i motivi per cui la Russia potrebbe agire?

La capitale moldava Chisinau non nasconde la paura di poter finire nelle mire del presidente russo. La Moldavia potrebbe essere il prossimo obiettivo di Putin se la sanguinosa guerra di quest’ultimo non si fermasse soltanto all’Ucraina. Nelle scorse settimane la Moldavia è stata attenzionata con scrupolosità da parte della comunità occidentale.

Si tratta di uno dei Paesi più poveri d’Europa, con 2,6 milioni di persone. Il 24 febbraio Joseph Borrell, capo della politica estera dell’Unione Europea, e Antony Blinken, segretario di Stato americano, si sono recati in visita in Moldavia. La paura nel Paese è tanta e la guerra in Ucraina ha cambiato la sensazione di sicurezza.

Va notato infatti che a soli 100 km da Chisinau c’è Transnistria, regione separatista sostenuta dalla Russia che si è auto-dichiarata indipendente nel 1990 ma che nei fatti non è stata riconosciuta da nessuno. Non a caso Mosca ha una base militare lì e circa 20.000 tonnellate di munizioni di scorta a Kolbasna. La tensione è alle stelle.

Vladimir Putin

Nel corso degli anni Chisinau ha chiesto più volte che le truppe russe andassero via ma non si è mai potuta permettere di fare la voce grossa. Il conflitto sulla Transnistria è stato congelato dal 1992.

Il possibile scenario

Alexandru Tanase, ex presidente della Corte costituzionale, in un suo post su Facebook aveva detto: “Se l’Ucraina cade la Russia farà lo stesso con la Moldavia”. Intanto il presidente francese Emmanuel Macron ha pubblicamente dichiarato il suo supporto alla sovranità e alla sicurezza della Moldavia. Se Odessa dovesse diventare la città spartiacque della guerra in Ucraina le cose per la Moldavia potrebbero precipitare.

Se la Russia dovesse occupare la regione di Odessa la Moldavia si troverebbe in una posizione esposta al pericolo. Alcuni osservatori e specialisti hanno spiegato che Chisinau è già stata vittima di quella che è stata definita “aggressione ibrida” di Mosca. Nello specifico si parla del taglio nelle consegne di gas. Questa è la punizione per la tentazione della Moldavia di voler entrare nell’Unione Europea, anche se i tempi sono ancora lunghi.

Rustam Minnekayev, generale russo al soldo di Putin, ha minacciato la Moldavia spiegando la necessità di difendere le popolazioni oppresse della Transnistria. La situazione ricorda quella nel Donbass. Per questo il presidente ucraino Zelensky ha detto: “Dopo di noi a chi toccherà?”.