Norvegia, il primo ministro Erna Solberg si scusa con le donne che ebbero rapporti con i nazisti: “Nessuno può essere punito o condannato senza processo”.
La Norvegia guarda alla storia e si scusa ufficialmente con le proprie donne che negli anni della Seconda Guerra Mondiale ebbero rapporti con i nazisti e che per questo motivo, al termine del conflitto, subirono gravi ripercussioni ad opera anche delle istituzioni norvegesi.
Norvegia, Erna Solberg: “Nessun cittadino può essere punito senza processo”
Le scuse alle ragazze tedesche, come furono ribattezzate, sono arrivate direttamente per bocca del primo ministro Erna Solberg: “Le autorità norvegesi violarono la regola fondamentale secondo cui nessun cittadino può essere punito senza processo o condannato. Per molte, fu solo un amore adolescenziale, per alcune l’amore della loro vita con un soldato nemico o un flirt innocente che le segnò per sempre”.
Il caso delle ‘ragazze tedesche’
Al termine della Seconda Guerra Mondiale, le donne che ebbero rapporti con i soldati tedeschi furono accusate di aver tradito il paese e furono perseguitate per questo motivo. Dopo l’invasione della Norvegia, avvenuta nell’aprile 1940, il capo delle SS Heinrich Himmler avviò una campagna di sensibilizzazione per l’unione tra gli uomini tedeschi e le donne norvegesi. Scopo del progetto era quello di migliorare la razza ariana.
Si stima che da queste relazioni siano nati circa 12.000 bambini, anche loro emarginati e perseguitati nel corso degli anni. Nel 2007 un nutrito gruppo di questi decise di appellarsi alla Corte europea per i Diritti dell’Uomo, che respinse il ricorso a causa dei troppi anni trascorsi dal momento dei fatti.