La perizia sulla morte di Stefano Cucchi: decesso causato da concause
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Direttore: Alessandro Plateroti

Il consulente della famiglia Cucchi: Stefano non è morto per epilessia

Stefano Cucchi

La perizia commissionata dai gip sulla morte di Stefano Cucchi: il soggetto morto per una serie di concause tra cui la frattura in zona sacrale.

La perizia sulla morte di Stefano Cucchi è destinata a far discutere. L’ipotesi presentata in aula dai periti incaricati dai gip è che quello del geometra romano sia stato un decesso inaspettato di un paziente affetto da epilessia.

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L’ipotesi è stata fermamente smentita dal consulente della famiglia Cucchi: “È insostenibile l’ipotesi di una morte per Sudep di Stefano Cucchi. Inoltre non è plausibile una morte da inanizione. Escludo che quest’ultima possa uccidere in cinque giorni”.

La perizia sulla morte di Stefano Cucchi

Tra le cause della tragica morte del ragazzo ci sarebbe però anche la frattura dell’osso sacro. Frattura causata da un fenomeno traumatico.

Tra le concause potrebbe esserci anche la malnutrizione (o il digiuno) che ha causato un calo del peso e una minore resistenza del fisico del soggetto.

Stefano Cucchi
fonte foto https://www.facebook.com/AssociazioneStefanoCucchiOnlus

Le cause della morte di Stefano Cucchi secondo i periti incaricati dai Gip

Le cause e le concause avrebbero portato alla dilatazione della vescica da cui sarebbero dipesi i successivi problemi cardiaci che avrebbero portato alla morte di Stefano Cucchi.

Ci si muove nel campo delle ipotesi

Come ribadito in diverse occasioni, il risultato della perizia porta a una serie di ipotesi avvalorate ma che restano pur sempre ipotesi.

Al momento non è possibile stabilire con certezza le cause del decesso ma si possono evidenziare una serie di cause e concause che possono aver portato alla morte.

La novità rilevante: senza la frattura alla vertebra forse il soggetto non sarebbe morto

La novità rispetto all’ultima perizia sulla morte di Stefano Cucchi riguarda il valore dato alla frattura traumatica in zona sacrale riportata dal detenuto.

Sempre rimanendo nel campo delle ipotesi, si pensa che in assenza della frattura il geometra si sarebbe potuto salvare o comunque non sarebbe arrivato alla morte.

“Nessuno può avere certezze – ha dichiarato il medico legale Francesco Introna ai microfoni dell’Adnkronosperò se Stefano Cucchi non avesse avuto la frattura della vertebra S4 non sarebbe stato ospedalizzato. Era immobile nel letto e non riusciva più a muoversi per problemi connessi alla frattura. Cucchi non avrebbe avuto la vescica atonica probabilmente avrebbe avuto lo stimolo alla diuresi e verosimilmente la morte o non sarebbe occorsa o sarebbe sopraggiunta in un momento diverso“.

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ultimo aggiornamento: 26 Giugno 2019 14:51

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