La piazza di Milano e i diritti dei bambini
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Direttore: Alessandro Plateroti

La piazza di Milano e i diritti dei bambini

Francesca Pascale

Beppe Sala, Elly Schlein, Paola Turci, Francesca Pascale e tanti altri alla manifestazione per il riconoscimento dei figli delle famiglie arcobaleno

Continua a far discutere il brusco stop imposto dal governo alla trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali. La manifestazione di protesta organizzata a Milano per sabato 18 marzo si annuncia come molto partecipata, infatti dall’originaria location di Piazza 11 Settembre, di fronte alla prefettura, gli organizzatori si sono spostati nella più ampia Piazza della Scala, proprio davanti a Palazzo Marino. Un luogo anche fortemente simbolico, visto che il Comune meneghino si era inserito nel vuoto legislativo registrando di sua iniziativa i figli delle coppie arcobaleno. Fino, appunto, alla circolare del ministro Piantedosi.

Oltre al Sindaco Beppe Sala, a Elly Schlein, a Chiara Appendino e a diversi altri esponenti politici, è annunciata la presenza di Paola Turci con la compagna Francesca Pascale, ex fidanzata di Silvio Berlusconi, ma anche tante coppie eterosessuali, single e alcune possibili sorprese dell’ultim’ora. Ad esempio, Tiziano Ferro ha invitato alla partecipazione attraverso i suoi social, anche se ormai vive negli Stati Uniti proprio in quanto papà arcobaleno che non si riconosce nell’atteggiamento del suo Paese natale sui diritti civili.

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Chiara Appendino
Chiara Appendino

Beninteso, è certamente legittimo che altri italiani la pensino in maniera radicalmente diversa da Tiziano Ferro e dagli altri animatori della manifestazione. Non è questo in discussione. Il vero tema da sottolineare riguarda le ricadute di queste decisioni e chi ne è vittima, ovvero i bambini. Anche chi è contrario al riconoscimento delle coppie gay deve porsi un problema concreto: come garantire i diritti di queste persone che, a prescindere dalle diverse opinioni, guarda caso esistono?

Pride Milano 2022
Pride Milano 2022

Non stiamo parlando di questioni astratte, ma di vita pratica quotidiana. Senza un riconoscimento, questi bambini non possono accedere a diritti elementari, come l’assistenza sanitaria e l’istruzione. Se il genitore non biologico perde il suo status, non può nemmeno assisterlo in ospedale in caso di malattia o, nell’estremo caso della propria dipartita, essere certo che riceva l’eredità. Certo, c’è la possibilità di ricorrere a un giudice affinché queste situazioni siano sanate, ad esempio con la stepchild adoption, con la quale il compagno o la compagna del genitore naturale adottano il bambino. Ma il cammino legale è lungo e tortuoso e, oltretutto, nega l’esistenza di un diritto ab origine, che ha ben altro significato. Per non parlare del caso di una coppia arcobaleno che, dopo essere ricorsa alla tanto discussa GPA (gestazione per altri, vietata in Italia), ha un figlio e lo cresce, senza che nessuno dei due ne sia genitore naturale. Il recente colpo di spugna fa sì che nessuno dei due genitori sia più riconosciuto come tale e, per assurdo, l’apertura di una procedura di adottabilità potrebbe in linea teorica risolversi a favore di un terzo, cancellando mesi o anni di relazione familiare e affettiva vera e propria.

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ultimo aggiornamento: 7 Settembre 2023 17:37

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