La Polonia lascia la Convenzione contro la violenza sulle donne

La Polonia lascia la Convenzione contro la violenza sulle donne

Polonia, da lunedì al via l’iter per l’uscita dalla convenzione contro la violenza sulle donne.

È destinata a far discutere la decisione del governo polacco di lasciare la convenzione internazionale contro la violenza sulle donne e la violenza domestica contro le donne. La mossa del governo è stata annunciata dal ministro della Giustizia Zbigniew Ziobro.

La Polonia lascia la Convenzione contro la violenza sulle donne

Nella giornata di sabato il governo ha fatto sapere che nella giornata di lunedì 27 luglio avvierà l’iter per uscire dalla convenzione internazionale contro la violenza sulle donne e la violenza domestica contro le donne.

Zbigniew Ziobro ha ovviamente illustrato anche i motivi che hanno spinto Varsavia a fare un passo indietro. È convinzione del governo polacco che la Convenzione internazionale in questione sia vicino all’ideologia gender e a quella Lgbtq.

Il ministro ha voluto inoltre evidenziare come il passo indietro della Polonia non deve in alcun modo mettere in discussione il tema della tutela delle donna, protette dalle leggi dello Stato. Va detto che in effetti la Polonia per quanto riguarda determinati aspetti legati alla violenza sulle donne ha assunto posizioni e norme ferree. Ad esempio i soggetti ritenuti responsabili di violenza domestica vengono espulsi dal nucleo familiare.

FONTE FOTO https://it.wikipedia.org/wiki/Polonia#/media/File:Flag_of_Poland.svg

Proteste e manifestazioni in Polonia

Inevitabilmente la decisione del governo di Varsavia ha scatenato le proteste di diverse organizzazioni femministe ma non solo, che speravano di spingere l’esecutivo a fare un passo indietro.

La Convenzione internazionale

Si tratta di un accordo internazionale al quale hanno preso parte tutti i Paesi del Consiglio d’Europa. Quindi anche la Polonia. Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa ha approvato la convenzione nell’aprile del 2011, e nel maggio dello stesso anno si è proceduto con la firma del documento.

Con il documento i firmatari si impegnano a prevenire la violenza e a garantire la protezione delle vittime. Inoltre ci si propone di impedire l’impunità dei colpevoli.

Ovviamente la Convenzione dal punto di vista pratico non sposta gli equilibri. Basti pensare alla situazione italiana. I femminicidi e la violenza sulle donne rappresentano una piaga che i diversi governi ancora non sono riusciti a contrastare in maniera effettivamente efficace.

Di seguito il testo della convenzione di Istanbul.