Manovra, la proposta di Misiani: "Un bonus per i lavoratori incapienti"
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Manovra, la proposta di Misiani: “Un bonus per i lavoratori incapienti”

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La proposta di Misiani sulla manovra: “Un bonus per i lavoratori incapienti. Bisogna dare la priorità ai dipendenti a basso reddito”.

ROMA – La proposta di Misiani sulla manovra. Il viceministro dell’Economia attraverso il suo profilo Facebook ha voluto lanciare una nuova idea per fare uscire il nostro Paese dalla crisi: “La riduzione progressiva del cuneo fiscale a partire dal 2020 è la misura più apprezzata dagli italiani. Dobbiamo iniziarlo a farlo il prima possibile. La priorità, a mio parere, è iniziare ad aiutare i dipendenti a basso reddito: 3 milioni e 700mila lavoratori incapienti che sono rimasti esclusi dal bonus 80 euro di Renzi e che solo in alcuni casi beneficiano del reddito di cittadinanza“.

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Manovra, nessuna proposta sul ‘reddito per gli incapienti’

Non c’è ancora nessuna proposta sul reddito per gli incapienti. Il viceministro ha precisato che non si tratta di un cambio di passo ma utilizzare i 2,7 miliardi di risorse in gran parte su questo intervento. Un aumento (400 euro?) per i lavoratori più poveri, cioè coloro che nonostante un posto di lavoro si trovano a rischio di povertà.

La norma potrebbe entrare nella legge di bilancio con il discorso che sta per entrare nel vivo. Il 15 ottobre è atteso a Bruxelles il draft budgetary plan mentre entro il 20 le misure devono essere presentate al Parlamento.

Di seguito il post di Antonio Misiani su Facebook

Il taglio del cuneo fiscale parta dai lavoratori più poveriPer chi fosse interessato, un mio intervento su Huffington Post sulla riduzione della tassazione sui lavoratori.

Pubblicato da Antonio Misiani su Lunedì 7 ottobre 2019

Conte incontra i sindacati

Il discorso sulla legge di bilancio continua con il premier Conte che ha incontrato i sindacati per iniziare a programmare la manovra. Il presidente del Consiglio ha ribadito la volontà di collaborare e di tagliare il cuneo fiscale oltre che aiutare le famiglie.

Rispetto allo scenario tendenziale dell’aumento dell’IVA – ha precisato il primo ministro citato dall’ANSAil governo ha predisposto tutte le misure per evitare la stretta sui consumi delle famiglie che avrebbe comportato un rincaro medio a famiglia di 540 euro l’anno“.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:44

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