La provocazione di Salvini, ‘Legge contro l’eterofobia’. Polemiche sui social

La provocazione di Salvini, ‘Legge contro l’eterofobia’. Polemiche sui social

Salvini provoca e ‘chiede’ una legge contro l’eterofobia. Polemiche sui social per le dichiarazioni in conferenza del leader della Lega.

Nuova polemica su Matteo Salvini, che commentando il ddl Zan sull’omofobia ha chiesto in maniera anche provocatoria una nuova legge sull’eterofobia. Un’uscita che ha scatenato le polemiche sulla rete e che ha diviso l’opinione pubblica.

La provocazione di Salvini, ‘Legge contro l’eterofobia’

Non c’è un pestaggio più grave rispetto a un altro. A questo punto presentiamo un bel disegno di legge contro l’eterofobia, perché non c’è differenza se vengo preso a schiaffi io o un altro“, ha dichiarato Matteo Salvini come riportato dall’Adnkronos rispondendo in conferenza stampa a una domanda sul ddl Zan.

Il leader della Lega rilancia facendo sapere che la legge è pericolosa per tutti, omosessuali ed eterosessuali.

“L’Italia non discrimina, ci sono già tutte le sanzioni possibili e immaginabili, si rischia invece di sconfinare nell’ideologia, un rischio troppo elevato”.

Roma 28/08/2019 – consultazioni Quirinale / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Matteo Salvini

La polemica sui social

Le dichiarazioni di Salvini hanno scatenato un vero e proprio terremoto social, con l’hashtag #eterofobia che in pochi minuti è diventato di tendenza. E hanno preso parte alla discussione anche politici. Dal M5s sono piovute critiche sul leader della Lega.

Il tema dell’omofobia in Italia

In effetti il messaggio di Salvini sembra decisamente debole. Se da una parte è vero che una vita non vale più di un’altra, dall’altra purtroppo non è proprio così. I casi di cronaca nostrani parlano di raid contro ragazzi omosessuali. A memoria non si ricordano pestaggi di omosessuali a eterosessuali. Sicuramente in un paese culturalmente avanzato una distinzione del genere rappresenta un’etichetta, quindi un limite da superare per arrivare alla parità. Ma è anche vero che ancora ad oggi la comunità omosessuale è rappresenta una categoria debole, spesso emarginata, discriminata, giudicata e addirittura aggredita fisicamente.