La Russa e Molinari, accordo sui presidenti di Camera e Senato

La Russa e Molinari, accordo sui presidenti di Camera e Senato

Il centrodestra è finalmente d’accordo sulla nomina dei presidenti della Camera e del Senato, La Russa e Molinari.

La formazione del governo è in corso, ma le coalizioni del centrodestra hanno trovato intanto un accordo per chiudere la questione dei presidenti dei due rami del Parlamento. Da una parte, La Russa come presidente al Senato, e dall’altra Molinari come presidente alla Camera. Anche se l’iter non è definitivamente terminato, la Meloni annuncia l’accordo come già chiuso.

Senato

L’obiettivo principale è donare al Paese un governo credibile e autorevole. Per fare ciò, è necessario scegliere all’interno della squadra altrettanto autorevoli che possano identificarsi nella politica economica del governo. Il tempo è agli sgoccioli e la coalizione per ora sembrava in fase di decisione sui nomi delle presidenze dei due rami del Parlamento.

In effetti, ecco che la prima scelta è stata fatta dal centrodestra, l’accordo sui presidenti di Camera e Senato è fatto. Niente di ufficiale, perché le votazioni per eleggere seconda e terza carica dello Stato cominceranno domani. Nel bilancio finale, comunque, la scelta dovrebbe ricadere su due volti noti di Fratelli d’Italia e Lega, con Forza Italia fuori da questa partita.

Camera e Senato

L’accordo infatti sarebbe racchiuso tra Ignazio La Russa (fondatore di Fratelli d’Italia) alla presidenza del Senato, e Riccardo Molinari (capogruppo uscente della Lega alla Camera alla seconda legislatura da deputato) a quella della Camera. Roberto Calderoli, invece, sembra ormai fuori dai giochi, anche se la Lega continua a tenere l’ipotesi sul tavolo, per cercare di acquisire potere di trattativa sul governo.

Meloni alla Camera parla di accordo già chiuso, facendo intendere che l’elezione dei due presidenti deve concludersi rapidamente. “Non possiamo perdere tempo, la situazione dell’Italia non è facile”, dichiara ai cronisti. Dopo che deputati e senatori confermeranno l’accordo con i loro voti, sarà il momento di formare un governo e la partita entrerà di nuovo nel vivo.

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