Russia utilizza droni kamikaze iraniani contro l’Ucraina 

Russia utilizza droni kamikaze iraniani contro l’Ucraina 

Da diverse settimane, le truppe del Cremlino stanno impiegando i droni kamikaze iraniani nella guerra in Ucraina.

Ad oggi siamo al 238° giorno di guerra: quello che doveva essere un conflitto lampo, si è trasformato in una vera e propria guerra di logoramento. La Russia ha messo in campo dei nuovi dispositivi di origine iraniana: si tratta dei droni kamikaze.

L’Iran, da parte sua, avrebbe smentito di averli forniti ai russi. Fatto sta che le truppe del Cremlino stanno attualmente impiegando questo tipo di artiglieria pesante nel conflitto sul territorio ucraino. Si tratta dei Shahed-136. L’unico modo per abbatterli, è quello di impiegare l’artiglieria contraerea.

La nuova tattica della Russia

Da diverse settimane, le truppe del Cremlino stanno impiegando i droni kamikaze iraniani nella guerra in Ucraina. il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha dichiarato che quasi tutti i droni sono stati abbattuti. Se ne contano circa 43 inviati dalle truppe russe.

L’impiego di questi droni ha provocato ben cinque esplosioni, durante le quali sono decedute quattro persone. In seguito al verificarsi delle esplosioni, alcune agenzie fotografiche hanno pubblicato degli scatti raffiguranti la situazione in Ucraina.

Le foto raffigurano i soldati ucraini con le armi rivolte verso i droni, nel disperato tentativo di sparargli contro e neutralizzarli. Il tentativo è chiaramente fallito: difatti, per annientare questo tipo di droni, è necessario impiegare sistemi e tecniche di guerra elettronica.

I droni kamikaze sono lunghi circa 3 metri, ed hanno un’apertura alare di 2,5. Volano seguendo delle coordinate Gps, e per i radar dell’aviazione è difficile individuarli. I droni possono schiantarsi contro un obiettivo facendo detonare l’esplosivo che portano con loro.

Questi attacchi hanno un duplice obbiettivo. Oltre i danni fisici all’Ucraina, il loro scopo è anche quello di impressionare la difesa mondiale, soprattutto quella europea e occidentale. È evidente che gli ucraini sul campo di battaglia avanzano, e di conseguenza stanno vincendo.

A settembre, ad esempio, le truppe ucraine sono riuscite a riconquistare un territorio di oltre 23 mila chilometri quadrati. In questa situazione, i russi stanno cercando di contrattaccare ma avanzano con fatica. L’impiego dei droni kamikaze da parte della Russia, è uno degli ultimi porti su cui approdare per tentare di rovesciare le sorti del conflitto.