La Sea Watch rifiuta la Libia e querela Salvini per diffamazione

La Sea Watch rifiuta la Libia e querela Salvini per diffamazione

Migranti, la Sea Watch si rifiuta di approdare in Libia e querela Matteo Salvini per diffamazione: “Ha insultato l’ONG e l’operato della sua nave”.

La Sea Watch querela Matteo Salvini per diffamazione. La notizia arriva direttamente dai vertici dell’Ong che hanno fatto sapere che gli avvocati si muoveranno per vie legali contro il Ministro dell’Interno.

Fonte foto: https://www.facebook.com/salviniofficial

La Sea Watch querela Matteo Salvini per diffamazione

La notizia arriva direttamente da Alessandro Gamberini e Leonardo Marino, legali della Sea Watch.

Parte della comunicazione dei legali è stata riportata da il Giornale.

“A seguito del soccorso di 53 naufraghi da parte della Sea-Watch 3 il ministro Salvini ha rilasciato, ancora una volta, innumerevoli dichiarazioni diffamatorie a mezzo stampa insultando la Ong e l’operato della sua nave; operato che si sostanzia, sempre, in legittima attività di soccorso e salvataggio.

Occorre precisare che le autorità libiche non hanno dato alcuna indicazione alla nave della ONG da noi rappresentata la quale ha rispettato la vigente normativa internazionale che, come oramai noto, vieta il trasbordo e lo sbarco in territorio libico”.

fonte foto https://twitter.com/seaeyeorg

Il ministro sa bene che fare rientrare chi fugge da guerre, violenze e soprusi in un paese che non è qualificato come “porto sicuro”, in costante guerra civile, costituisce una gravissima violazione dei diritti umani, del diritto del mare e del diritto dei rifugiati“, prosegue il comunicato.

Utilizzare l’importante ruolo istituzionale di capo del Viminale in assenza di elementi oggettivi a supporto delle proprie asserzioni costituisce violazione delle proprie competenze e lascia, peraltro, perplessi sull’attenzione e le energie che il ministro ripone sull’attività svolta dalle Ong che oggi ha soccorso solamente 53 naufraghi quando, ricordiamo, ogni giorno arrivano decine e decine di persone a bordo di barche fantasma“.

La barca non andrà in Libia

Intanto dall’Ong fanno sapere che la nave non accoglierà l’appello della Libia e non si dirigerà verso Tripoli, considerato come un porto non sicuro. L’imbarcazione dovrebbe dirigersi verso la Turchia per evitare una lotta di trincea contro l’Italia.

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