Migranti, Carola Rackete vince in Cassazione: ora vuole tornare in mare
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Direttore: Alessandro Plateroti

Carola Rackete si gode la vittoria in Cassazione, ora vuole tornare in mare nel Mediterraneo

CAROLA RACKETE

Carola Rackete vince in Cassazione e manda un messaggio al mondo delle Ong: “Ora va riformata subito la direttiva Ue sui crimini di solidarietà…”.

Carola Rackete torna ad infiammare il dibattito politico e sociale in Italia con la sua vittoria in Cassazione contro la Procura di Agrigento, che aveva fatto ricorso contro la scarcerazione della comandante della Sea Watch. Per la Cassazione la Capitana, come è stata ribattezzata, non doveva essere arrestata.

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Carola Rackete vince in Cassazione, non doveva essere arrestata. Ora vuole tornare nel Mediterraneo

La Cassazione ha legittimato quindi la decisione del gip di Agrigento di non confermare l’arresto di Carola Rackete, che riceve la notizia della sentenza della Corte mentre si trova in missione, in mare. Con Greenpeace però, in difesa dell’ambiente. Ma il suo sogno è quello di tornare a salvare vite umane riprendendo il largo nel Mediterraneo con la Sea Watch. Questo almeno è quanto sostiene l’avvocato Marino come riportato da il Corriere della Sera.

CAROLA RACKETE
fonte foto https://twitter.com/Cicixa

La soddisfazione di Carola Rackete: “Nessuno dovrebbe esser perseguito per aver aiutato delle persone in difficoltà”

Carola Rackete esprime la sua soddisfazione anche su Twitter, dove con un lungo post esulta per il risultato e pone subito nuovi obiettivi al mondo delle Ong che si occupano di soccorso e operazioni umanitarie.

“La Corte ha confermato che non mi avrebbero dovuto arrestare per aver salvato delle vite. Ma nessuno dovrebbe esser perseguito per aver aiutato delle persone in difficoltà, questo è un verdetto molto importante per tutti gli operatori umanitari. Ora va riformata subito la direttiva Ue sui crimini di solidarietà…“.

Matteo Salvini: “Questa non è giustizia, questa è una vergogna”

Decisamente meno entusiasta la reazione dell’avversario di allora, l’ex ministro degli Interni Matteo Salvini, che parla di ingiustizia.

“È incredibile l’ingiustizia in Italia. Per qualche giudice una signorina tedesca che ha rischiato di uccidere 5 militari italiani non merita la galera. E invece si vuole processare il ministro che ha difeso i confini del suo Paese e bloccato gli sbarchi. Questa non è giustizia, questa è vergogna”.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:39

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