Nicola Ciccolo, l’ex attaccante di Verona e Inter, riflette sui tempi passati e l’impatto sul match di stasera.
Nicola Ciccolo, ex attaccante di Verona e Inter con un glorioso passato in entrambe le squadre, ha condiviso le sue impressioni riguardo alla partita di stasera al Bentegodi, parlando ai microfoni de L’Arena. Ciccolo, che vinse la Coppa dei Campioni nella stagione 1963/64 con l’Inter, ha raccontato della sua carriera calcistica, i suoi tempi al vecchio Bentegodi e la sua visione del calcio moderno.
Ciccolo ha condiviso aneddoti del suo passato ribelle, come quando fu sorpreso in macchina in via Mazzini alle 2 di notte da Guido Tavellin, che aveva occhi e orecchie dappertutto. Nonostante ciò, Tavellin gli voleva bene e apprezzava le sue qualità di attaccante veloce e rapido. Ciccolo ha anche parlato delle difficoltà che gli attaccanti affrontavano ai suoi tempi, come gli avversari che li picchiavano e i liberi che rendevano la vita difficile sul campo.
Il passato ribelle di Ciccolo e il suo punto di vista sul calcio moderno
Parlando della partita di stasera, l’ex attaccante ha affermato che non sarà una sfida semplice per i nerazzurri. Tuttavia, ha anche confessato che il calcio moderno lo interessa sempre meno, poiché è diventato principalmente un business e un gioco di finanza. Per lui, assistere alle partite dei giovani è più divertente e genuino.
Nonostante il suo distacco dal calcio moderno, Ciccolo si è detto speranzoso che l’Hellas Verona si salvi, poiché gli vuole bene e desidera il meglio per la squadra. Questa sera, la partita al Bentegodi sarà una sfida interessante per entrambe le squadre, e il passato ribelle di Ciccolo potrebbe avere un ruolo nell’esito del match.