L’assenza di accesso diagnostico alle batterie delle auto elettriche sta facendo schizzare i costi assicurativi.
A tutto si è pensato nel quadro della transizione verso l’auto elettrica. Un aspetto però, di cruciale importanza per il successo di questa svolta, è stato trascurato: l’elevato costo dell’RCA a cui dovranno far fronte i proprietari di auto elettriche. Questo perché non è possibile verificare con precisione l’entità dei danni subiti dalla batteria in caso di incidente. Allo stato attuale, infatti, le case automobilistiche non consentono l’accesso ai dati diagnostici delle celle della batteria a terzi, come assicuratori o periti.
Le compagnie assicurative, non avendo la certezza di un effettivo ripristino dell’integrità delle celle danneggiate, sono costrette a sostituire l’intero pacco batteria, anche se il danno è minimo. In alternativa, l’auto viene rottamata se il costo della sostituzione risulta eccessivo, data l’influenza significativa della batteria sul prezzo complessivo del veicolo. Questo fenomeno sta portando all’accumulo di batterie in condizioni apparentemente buone nelle discariche o alla rottamazione di auto quasi nuove, una realtà in netto contrasto con l’ambizione di sostenibilità che anima la transizione elettrica.
La proposta: batterie modulabili e maggiore trasparenza
Per risolvere il problema, gli esperti suggeriscono due azioni contemporanee: garantire alle assicurazioni accesso ai dati delle batterie e alle informazioni sulla riparazione, e produrre batterie più facilmente riparabili. A tal proposito, un gruppo di assicuratori britannici ha proposto di obbligare i produttori di auto elettriche a realizzare pacchi batterie modulari o più piccoli. Sostituendo singoli moduli anziché l’intera batteria in caso di incidente.
In attesa di misure concrete, i premi assicurativi sono destinati a crescere proporzionalmente all’aumento delle vendite di auto elettriche. Nel frattempo, l’imminente Regolamento europeo sulle batterie potrebbe portare un’evoluzione positiva. Introducendo norme che regolano l’intero ciclo di vita delle batterie al litio, comprese quelle per auto elettriche. Tra le nuove disposizioni, i produttori saranno obbligati a progettare batterie removibili, sostituibili e riparabili da operatori indipendenti.