Pos, la soglia potrebbe scendere ulteriormente a 30 euro

Pos, la soglia potrebbe scendere ulteriormente a 30 euro

Stando ad alcune indiscrezioni, la soglia per i pagamenti con il Pos potrebbe scendere ulteriormente arrivando fino a 30 euro.

Giungono nuove indiscrezioni per quanto riguarda la soglia minima sui pagamenti per il Pos. Secondo quanto appreso, il governo ha intenzione di diminuire ulteriormente la soglia portandola da 60 a 40 euro, fino a scendere a 30 euro.  

Per quanto riguarda invece il tetto al contante, resta invariato ed ammonta a 5 mila euro. Dopo un precedente aumento della soglia per quanto riguarda i pagamenti con il Pos, il governo ha nuovamente abbassato il limite entro il quale ai commercianti è consentito rifiutare i pagamenti elettrici. Dopo un primo rialzo a 60 euro, la soglia per i pagamenti è scesa a 40 euro per poi passare a 30.  

Nel frattempo il governo Meloni si affretta al fine di rientrare nei tempi prestabiliti per il via libera della legge: il governo sta attualmente attendendo il parere dell’Unione europea in merito alla modifica del provvedimento. 

La modifica del tetto sui pagamenti con il Pos ha suscitato numerose polemiche tra gli italiani. Associazioni come Cgil e Cisl hanno indetto diversi scioperi generali che interessano numerosi comparti, da quello della scuola a quello dei trasporti, in segno di protesta contro la Manovra contenuta nella nuova Legge di Bilancio che stabiliva appunto – tra le altre cose – l’aumento della soglia minima per i pagamenti con il Pos. 

Berlusconi verso detassazione e assunzione giovanile 

“La pensione per gli anziani, abbiamo detto che nella legislatura la porteremo a mille euro. Bene, adesso con i pochi soldi che abbiamo possiamo cominciare a portarla a 600 euro. Poi con cento euro all’anno dovremo arrivare ai mille euro”. Sono queste le parole del leader Forza Italia, Silvio Berlusconi, in occasione della cena di Natale del Monza, con la squadra, la società e gli sponsor. Infine conclude: “La mia idea è detassare e decontribuire le assunzioni dei giovani tra i 18 e i 34 anni”. 

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