La Lega tenta il blitz in Senato: è caccia al voto per non dare la fiducia al governo

La Lega tenta il blitz in Senato: è caccia al voto per non dare la fiducia al governo

La strategia di Matteo Salvini contro la nascita del governo Pd-M5S. Si cercano gli scontenti del MoVimento per fermare il Conte 2 in Senato.

La Lega ha perso la battaglia ma non la guerra, almeno nelle idee di Matteo Salvini, che ha iniziato la ricerca di voti utili in Senato per non dare la fiducia al governo Pd-M5S.

Dopo essersi rivolto alle piazze, convocando una grande manifestazione nella giornata dell’orgoglio, Salvini, attraverso i suoi ambasciatori politi, ha lanciato un appello ai senatori responsabili chiedendo loro di non votare la fiducia al nuovo governo giallorosso.

La strategia di Salvini per evitare la nascita del governo Pd-M5S

Sembra che in via ovviamente non ufficiale dagli esponenti del Carroccio siano partite diverse telefonate ai senatori scontenti del Pd e del Movimento 5 Stelle, possibili franchi tiratori che potrebbero stroncare sul nascere l’esperienza di governo giallorossa.

Salvini godrà sicuramente dell’appoggio di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e, nonostante la rottura conclamata, dovrebbe avere dalla sua anche i voti di Forza Italia. Berlusconi ha girato le spalle alla Lega ma non sosterrà il nuovo governo. Di fatto prenderà parte alla coalizione leghista.

Fonte foto: https://www.facebook.com/salviniofficial

È partita la caccia al voto per bloccare il nuovo governo in Senato

Come il governo gialloverde, la coalizione Pd-Movimento 5 Stelle non vanta una larga maggioranza al Senato. Anzi, basterebbero pochi ripensamenti per ribaltare il tavolo aprendo di fatto la strada al ritorno al voto.

Fonte foto: https://twitter.com/SenatoStampa

Il ruolo di LeU

Un ruolo importante se non fondamentale nella battaglia in Senato in occasione del voto di fiducia al nuovo governo lo giocherà LeU, che mette sul piatto i voti decisivi per la nascita del Conte due. Al momento la posizione del partito è enigmatica e un eventuale sostegno sarà deciso solo dopo la visione e l’eventuale revisione del programma di governo.

Insomma, anche Matteo Salvini potrbbe ritrovarsi al suo fianco alleati inaspettati in questa battaglia all’ultimo voto.