La Svezia apre i supermercati sociali nel tentativo di contrastare il processo di inflazione a cui si sta assistendo a livello europeo.
La Svezia ha promosso un’iniziativa per combattere la povertà: si tratta dei supermercati sociali, la nuova idea per combattere l’aumento dei prezzi delle bollette e dell’inflazione generalizzata sui beni di prima necessità e sul carburante.
L’inflazione in Svezia
Anche in Svezia, come in Italia, il tasso di povertà è aumentato vertiginosamente con la guerra tra Russia e Ucraina. Il prezzo delle bollette è aumentato, come l’inflazione sui generi alimentari negli scaffali dei supermercati.
Nonostante la Svezia possieda l’efficiente sistema di welfare e l’uso di energia verde limita il dispendio economico relativo al prezzo dell’energia, il Paese sta comunque affrontando una grave crisi a cui deve far fronte.
Stando ai dati relativi al Pil pro capite, la Svezia è il quinto stato più ricco in Europa. Il gas naturale viene impiegato dalla Svezia solo per il 2% del fabbisogno energetico nazionale. Questi elementi fanno sì che il tasso di povertà sia sotto la media europea. Il dato risulta essere comunque in aumento rispetto alla media degli scorsi anni.
L’iniziativa
I supermercati sociali si prefiggono lo scopo di limitare lo spreco alimentare, nonché fornire ai clienti con un reddito esiguo cibarie a prezzi più bassi. In questo senso, la catena Food Mission ha aperto otto negozi.
Cinque di questi si trovano a Stoccolma, due a Göteborg e uno a Malmö. Queste catene vendono alimenti donati da produttori e rivenditori che rischiano di essere buttati. Si tratta di alimenti che presentano difetti come imperfezioni estetiche, confezioni danneggiate o scadenze a breve termine.
I supermercati sociali si prefiggono anche lo scopo di implementare i posti di lavoro. Nella fattispecie, il 70% del personale è impegnato in programmi di inserimento lavorativo. Invece il 40% ha trovato lavoro a tempo pieno proprio in questi negozi.