L’ex presidente dell’Inter parla della sfida tra Milan e Inter, 20 anni dopo l’euroderby del 2003 e dei nerazzurri.
L’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha condiviso i suoi pensieri sul passato e sul futuro delle sfide tra Milan e Inter. Moratti si è soffermato sull’euroderby del 2003, rievocando il ricordo amaro della sconfitta e la possibilità di una “vendetta sportiva” nella sfida odierna che assegnerà un posto per la finale di Champions League.
Moratti ha parlato della tensione che circonda questa partita e di come il suo ruolo sia cambiato negli anni, passando da presidente a tifoso. Ha anche sottolineato l’unicità di questo evento per la città di Milano, che ha l’opportunità di godersi uno spettacolo calcistico di altissimo livello.
Il ritorno dell’euroderby e la possibilità di una “vendetta sportiva”
L’ex presidente ha elogiato Barella, definendolo il motore della squadra e un simbolo per i tifosi nerazzurri. Ha anche apprezzato l’atteggiamento di Onana, lodando il suo coraggio e la sua intrepidezza, e ha evidenziato la forma di Lautaro, sottolineando l’importanza di avere Lukaku in crescita e la coppia affidabile formata da Dzeko e Lautaro.
Riguardo all’allenatore Inzaghi, Moratti ha ammesso di aver cambiato idea su di lui, lodando il suo carattere e la sua capacità di rimanere lucido nonostante le critiche. Ha anche suggerito che il risultato della sfida dipenderà in gran parte dall’andata, in cui entrambe le squadre avranno più libertà e possibilità di giocare il pallone.
Infine, Moratti ha espresso il desiderio di partecipare alla finale di Istanbul, ma ha sottolineato l’importanza di concentrarsi sulle due sfide imminenti e sui giorni di passione che attendono i tifosi nerazzurri. Ha anche raccontato di un momento di relax con amici milanisti, dimostrando come l’amicizia e la civiltà di Milano siano più forti di qualsiasi rivalità calcistica.